Italia
Microsoft Italia presenta gli obiettivi della Divisione dedicata alle PMI e ai Partner, che sotto la guida di Vincenzo Esposito, Direttore da giugno 2013, ha l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione delle PMI italiane facendo leva su un ecosistema di partner competenti radicati sul territorio.
Principale priorità della divisione guidare le PMI italiane nel processo di adozione del Cloud Computing, come strumento di competitività per l’intero Paese. Una recente ricerca Microsoft-Ipsos Mori dimostra, infatti, che il Cloud è un elemento differenziante: le piccole imprese che ne fanno già uso si rivelano le più innovative e propense a investire in tecnologia per far fronte al difficile momento socio-economico. In particolare il 47% ritiene che l’IT giochi un ruolo chiave per il successo dell’organizzazione e il 70% concorda sul valore delle proprie soluzioni IT per lavorare in modo efficiente. L’atteggiamento delle piccole imprese italiane è nel complesso sempre più positivo rispetto al Cloud e la maggior parte è convinta che questa tecnologia diventerà sempre più importante per il loro successo (53%), percentuale ben più alta rispetto al dato dell’Europa occidentale (33%).
Vincenzo Esposito ha commentato che “Nel complesso le PMI italiane si mostrano sempre più propense all’adozione del cloud, ma secondo la nostra esperienza sono spesso sprovviste delle risorse necessarie per dar vita a progetti d’innovazione tecnologica e hanno bisogno di una guida. Del resto, come emerge dalla ricerca Microsoft-Ipsos Mori, nel 42% dei casi le piccole realtà non hanno un IT manager e le inevitabili decisioni relative all’IT sono spesso affidate a quello che può essere definito un Involuntary IT Manager”.
“Il ruolo del Cloud provider – ha concluso Esposito – è quindi fondamentale per aiutarle a identificare i servizi a maggior valore e a cogliere le opportunità del Cloud Computing. Ecco perché con questa nuova squadra, intendiamo confermare il nostro costante impegno per offrire una guida alle piccole aziende, sostenendo al contempo gli operatori del canale, che con le proprie competenze possono supportare il processo d’innovazione delle PMI e dell’intero Paese”.
Consapevole del ruolo chiave delle PMI all’interno del tessuto economico italiano e del valore del Cloud Computing come traino per l’innovazione, Microsoft si impegna quindi con la nuova squadra a promuovere la diffusione del Cloud in questo segmento di mercato. In Italia si assiste di fatto a un crescente interesse per il Cloud Computing e quasi la metà (44%) del campione dichiara di far uso di un qualche servizio cloud, in linea con il dato dell’Europa Occidentale (45%) – tipicamente sono le aziende più giovani e dotate di almeno di un addetto IT quelle più propense ad adottare il cloud. I servizi cloud più ampiamente diffusi sono la posta elettronica (67%), la condivisione di documenti (50%), l’archiviazione di dati/back up (37%), la messaggistica istantanea (31%). Nei prossimi mesi quasi un terzo delle piccole aziende (29%) considera probabile dedicare più budget IT al cloud, principalmente quelle che lo hanno già adottato e che quindi ne riconoscono il valore. Fattori determinanti per decidere di puntare sul cloud vengono considerati: la sicurezza (75%), la semplicità (74%) e la business continuity (72%) in primo luogo.
A vantaggio delle PMI, non solo Microsoft offre molteplici soluzioni cloud in linea con gli attuali trend tecnologici, ma s’impegna per offrire consulenza attraverso il proprio ecosistema di 27.000 Partner radicati sul territorio e per garantire costanti occasioni di formazione rivolte alle PMI. Il nuovo progetto “Digitali per crescere” è stato sviluppato proprio in questa prospettiva e, attraverso la collaborazione di molteplici attori pubblici e privati, intende accompagnare le PMI nel loro percorso di adozione del Cloud Computing e delle nuove tecnologie, anche attraverso un ciclo itinerante di eventi nelle principali città italiane. (R.N.)
* Lo studio, commissionato da Microsoft a Ipsos Mori, ha coinvolto 22 mercati d’Europa ed è stato condotto tra Febbraio e Marzo 2013, intervistando i dipendenti a tempo pieno di piccole aziende con meno di 25 dipendenti.