Francia
Le piccole librerie vanno tutelate dai giganti dell’eCommerce come Amazon. Sulla base di queste ragioni oggi il parlamento francese ha adottato all’unanimità una legge che va in questa direzione con l’obiettivo di impedire ai grandi rivenditori online di poter combinare la consegna gratuita dei prodotti con sconti sino al 5% sul prezzo unico di copertina, combinazione al momento possibile secondo le norme vigenti in Francia.
Oltralpe c’è una delle reti librarie più capillari del mondo, con 3.500 librerie tradizionali di cui circa 800 indipendenti, cioè non appartenenti a editori, distributori o catene.
La legge definisce come concorrenza sleale nei confronti delle “librerie fisiche” la politica di garantire spese di trasporto gratuito dei libri online. Prima che cominciasse il dibattito in parlamento sulla legge, che è stata votata da tutti gli schieramenti politici, Il ministro della Cultura Aurélie Filippetti ha accusato ancora una volta Amazon di ‘dumping’.
La prova, ha detto, “è che Amazon non garantisce spese gratuite nei paesi dove non c’è il prezzo unico del libro. Del resto, quando saranno in posizione dominante e avranno definitivamente distrutto la rete delle nostre librerie, c’è il rischio che tornino a far pagare le spese di spedizione“.
Già lo scorso giugno il Ministro francese era intervenuto duramente contro Amazon, sostenendo: “Il settore del libro è destabilizzato da alcuni siti che usano tutti gli strumenti in loro possesso per entrare sul mercato francese ed europeo“. (Leggi Articolo Key4biz)
“Siamo stanchi di vedere Amazon che, ricorrendo a pratiche il dumping, taglia i prezzi per poter entrare nei mercati per poi farli risalire una volta stabilito il suo quasi monopolio”, aveva commentato. I piccoli rivenditori non hanno mezzi così potenti per concorrere alla pari. “Tutto ciò sta distruggendo le librerie“, aveva rilanciato la Filippetti, promettendo d’intervenire in tempi rapidi contro l’azienda. E così è stato.