Italia
Si riduce, grazie anche alla copertura wireless, il digital divide italiano, che si attesta al 4% interessando circa 2,3 milioni di cittadini.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale Agcom, secondo cui la quota in digital divide da rete fissa è di circa l’8,8%, di cui solo circa il 3,8% (contro il 5,0% a fine 2011) per mancanza assoluta di servizio ADSL ed il 3,2% con accesso a velocità inferiore a 2Mbps (ADSL “lite”).
“Il restante 2% circa si stima essere la quota coperta solo nominalmente dalla banda larga ma effettivamente impossibilitato a raggiungere velocità superiori a 2Mbps per problemi di linea lunga”, stima Agcom.
A incidere sulla riduzione del divario digitale, la copertura wireless da rete mobile che, soprattutto in ambito rurale, consente l’accesso alla larga banda tramite tecnologia alternativa all’ADSL. Circa il 4,8% della popolazione può attualmente accedere alla banda larga solo grazie a tecnologie wireless, stima l’Autorità che evidenzia come Campania, Sardegna, Sicilia, Lazio, Puglia e Lombardia siano le regioni con minore Digital Divide “netto”, mentre Emilia Romagna (62,6%) e Puglia (71,4%) sono le regioni con il maggior contributo del mobile alla riduzione del digital divide.
Dai dati dell’Osservatorio si deduce quindi un nuovo arretramento delle linee fisse, che a giugno 2013 segnano un calo di 500 mila unità rispetto a giugno 2012.
La quota di Telecom Italia è scesa del 2%, collocandosi al 63,5%. Cresce contestualmente sia su base annuale (+1,4%) che trimestrale (+0,3%) la quota Fastweb, mentre Vodafone e Wind registrano flessioni assai contenute sia su base annua che trimestrale e Tiscali segna un leggero aumento (+0,2%) su base annua.
Sempre per quanto riguarda la rete fissa, le linee gestite dai new entrant sono cresciute di circa 250 mila (180 mila nel corrispondente periodo del 2012). Su base trimestrale la crescita è pari a circa 30 mila linee. Le linee Full Ull sono 220 mila più dello scorso anno ma diminuiscono gli accessi WLR per circa 130 mila linee.
Aumenta la quota degli accessi WiMax, che rappresentano il 45% della complessiva crescita delle linee OLO da giugno 2012 e sono alla base dell’aumento del peso degli “altri operatori” (+1,4% su base annua), con Linkem che nella prima metà del 2013 ha nel complesso superato le 250 mila linee e rappresenta oltre il 57% dello specifico segmento, seguita da Aria con il 37% circa.
Per quanto riguarda la banda larga, l’Osservatorio rileva che negli ultimi dodici mesi la crescita degli accessi è valutabile intorno alle 310 mila unità. Rispetto a marzo, la customer base risulta in crescita di 80 mila accessi.
Si riduce, anche se lievemente (-1,9%), la quota di mercato di Telecom Italia, che scende al di sotto del 50% a vantaggio di Fastweb (+1,3%) e degli operatori minori, rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+1,1%).
Cresce, invece, sia su base annua (+334 mila linee) che trimestrale (+140 mila) la customer base mobile, che registra una sempre più netta predilezione per smartphone e tablet.
A testimonianza di questo trend, il fatto che le sim prepagate sono diminuite di 1,46 milioni, mentre quelle in abbonamento sono aumentate di 1,79.
In due anni, proprio in virtù della crescente passione per i dispositivi di accesso mobile, le sim in abbonamento sono cresciute di 3,7 milioni mentre le prepagate hanno subito una flessione per circa 2,1 milioni.
A ulteriore conferma, anche l’incremento del 20% (a oltre 32 milioni) del numero di sim che nel secondo trimestre dell’anno hanno effettuato traffico dati. Le cosiddette ‘chiavette’ sono cresciute del 24,6% rispetto al secondo trimestre 2012, a quota 8,6 milioni.
Da inizio anno il traffico dati è cresciuto del 33,0%, mentre il traffico telefonico cresce del 5,6% a a 73,8 miliardi di minuti da inizio anno.
Da segnalare, infine, dopo il -4% della precedente rilevazione, l’ulteriore flessione degli sms che segnano stavolta un -10% a 43,1 miliardi, confermando la progressiva diffusione delle “app” di messaggistica mobile.
Tra gli altri dati forniti dall’Osservatorio, la crescita degli abbonati MVNO (+810 mila circa su base annua), che rappresentano il 5,2% della base clienti totale e il numero di linee mobili portate, che ha raggiunto cumulativamente quota 58,7 milioni. (A.T.)