Enrico Letta: ‘Al Consiglio europeo di fine ottobre punteremo tutto su Agenda digitale’

di Raffaella Natale |

Nel discorso per la fiducia, il premier ha ricordato gli sgravi fiscali per le startup e la lotta ai paradisi fiscali: ‘Chiederò al procuratore Greco di riaggiornare le conclusioni del lavoro svolto, per avviare un piano articolato.

Italia


Enrico Letta

Il governo Letta ha ottenuto la fiducia alla Camera con 435 voti favorevoli e 162 voti contrari e al Senato con 235 voti e 70 contrari. Tutti spiazzati dall’inaspettata inversione di marcia di Silvio Berlusconi che, ‘non senza un interno travaglio’, ha deciso di votare con la maggioranza.

Nel discorso con cui il premier ha chiesto la fiducia ai senatori, spazio anche per l’innovazione, l’Agenda digitale, la riforma della scuola, le startup, senza tralasciare la questione dell’evasione delle grandi multinazionali che traghettano i loro profitti nei paradisi fiscali.

Ancora una volta Letta, come fece lo scorso aprile, parla delle nuove tecnologie come di pilastri del piano di governo e dell’economia di rilancio dell’Italia (Leggi Articolo Key4biz).

 

Nel 2014, ha ricordato il Premier, l’Italia assumerà la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, per l’unica volta in questo decennio. La prossima volta sarà tra quindici anni: “Un anno decisivo; un anno in cui non possiamo permetterci di far tacere o mancare la voce dell’Italia”.

“Le parole ‘crescita’ e ‘lavoro’ saranno al centro del nostro semestre … In questi mesi abbiamo dimostrato che nei cambiamenti dell’Europa, l’Italia può essere protagonista”.

 

Abbiamo portato l’Europa, con un’iniziativa italiana, ad affrontare il grande dramma del nostro tempo: la disoccupazione giovanile. Oggi – ha sottolineato – possiamo e dobbiamo fare di più, anzitutto su difesa e sicurezza e sulle politiche industriali, per raggiungere l’obiettivo di far arrivare il nostro manifatturiero al 20 per cento del PIL entro il 2020, per far sì che un’industria più forte sia volano dell’innovazione”.

 

Anche per questo, ha ribadito Letta, “al Consiglio europeo di fine ottobre punteremo tutto sullo sviluppo dell’Agenda digitale, tema fondamentale proprio per la competitività dell’Italia ed il recupero dei tanti, troppi, divari Nord-Sud”.

In questo senso, l’Italia ha partecipato nei giorni scorsi a un mini-vertice a Parigi voluto dal governo francese per definire un’azione comune in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre che sarà dedicato proprio all’economia digitale (Leggi Articolo Key4biz).

 

Per il premier il nostro Paese ce la può ancora fare: “…Dopo otto trimestri di contrazione, l’economia italiana si è stabilizzata e avviata verso una graduale ripresa. Abbiamo alle spalle un incubo, un periodo di recessione senza precedenti dalla Seconda guerra mondiale … Con la crisi l’Italia ha perso più di otto punti percentuali di PIL, oltre un milione di posti di lavoro”.

 

Letta ha indicato che dal suo insediamento il governo ha investito oltre 12 miliardi di euro, quattro dei quali sul lavoro, la cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali e la lotta alla povertà. Nel 2013, inoltre, sono stati realizzati 1.700 milioni di euro di riduzione della spesa pubblica.

“In questi cinque mesi – ha ricordato il premier – ho rappresentato l’Italia in quattro vertici internazionali (due Consigli europei, un G8 e G20). Ben tre di essi, tre su quattro, hanno avuto al centro la battaglia contro i paradisi fiscali nel mondo. Il nostro contributo è stato importante per l’assunzione di decisioni ormai vincolanti” (Leggi Articolo Key4biz).

“E’ in corso – ha indicato – una svolta storica nel mondo che dobbiamo cogliere, affinché vinca la legalità e l’Italia possa riappropriarsi di risorse che consentiranno, già a partire dal prossimo esercizio finanziario, di far scendere il deficit e abbassare le tasse”.

 

Letta ha detto anche che chiederà al procuratore Francesco Greco di riaggiornare rapidamente le conclusioni del lavoro svolto l’anno scorso, per consentire all’esecutivo di avviare un piano articolato sul tema della legalità e dei capitali all’estero.

E sempre sul fisco, ha indicato che con la legge di stabilità e i provvedimenti collegati si punterà a una riduzione del carico fiscale: più incentivi all’assunzione dei lavoratori a tempo indeterminato. E poi: sgravi fiscali per le startup innovative (Leggi Articolo Key4biz).

 

“L’azione congiunturale e le riforme strutturali devono essere collegate strettamente” ha osservato Letta, indicando che devono essere completati gli interventi già avviati nei campi della giustizia civile, della regolamentazione e della riforma della pubblica amministrazione. “Su questa traccia – ha precisato – muove il piano Destinazione Italia, presentato personalmente alla comunità finanziaria mondiale la scorsa settimana” (Leggi Articolo Key4biz).

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