Stati Uniti
La prima stampante 3D a ‘volare’ nello spazio sarà lanciata il prossimo anno dalla Nasa con la ‘missione’ di aiutare gli astronauti a realizzare pezzi di ricambio in assenza di gravità e, in prospettiva, di ridurre i costi delle future missioni.
Lo riporta la società ‘Made in Space‘, produttrice del dispositivo che dovrebbe arrivare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2014 e che ha completato nei giorni scorsi gli ultimi test per la certificazione al volo presso il Marshall Space Flight Center (MSFC) di Huntsville.
Test essenziali per definire il design della stampante spaziale, che dovrà sopportare le forti vibrazioni della fase di decollo e operare in sicurezza nell’ambiente chiuso della stazione spaziale.
La stampante, grande quanto un forno a microonde, permetterà agli astronauti di progettare e realizzare gli attrezzi e i componenti di cui hanno bisogno mentre sono nello spazio.
“Immaginate un astronauta che ha bisogno di effettuare una riparazione urgente sulla ISS: invece di sperare di trovare i pezzi e gli strumenti necessari sulla stazione, potrebbe stamparli in 3D quando ne ha bisogno”, ha spiegato Aaron Kemmer, Ceo di Made in Space.
La Nasa, riporta la BBC, sta puntando molto sulle possibilità offerte dalla stampa 3D, che permette di avere una riproduzione reale di un modello 3D realizzato con un software di modellazione.
L’Agenzia spaziale sta sperimentando piccoli satelliti stampati in 3D che potrebbero essere lanciati dalla Stazione Spaziale Internazionale e trasmettere informazioni alle stazioni di terra.
Ad agosto, la Nasa ha collaudato un componente missilistico in metallo stampato in 3D.