@TheVortexit. Cosa cambia se Google risponde alle domande e non più solo alle ricerche?

di di Andrea Boscaro (Founder and Associate at The Vortex) |

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 Andrea Boscaro

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Per il suo quindicesimo anniversario, Google si regala una nuova importante revisione del proprio algoritmo – Humminbird – che, in particolare per rispondere al linguaggio umano con cui sarà interpellato attraverso la propria app mobile Google Now, ha migliorato la capacità di interpretare le ricerche sotto forma di domanda e fa intravedere nuovi orizzonti della ricerca e dell’uso della Rete.

 

Questo algoritmo accelera il cambiamento con cui le aziende devono farsi trovare in Rete approfondendo le tecniche SEO e mutandone le caratteristiche d’uso:

 

– la SEO, insieme di sensibilità tecniche, editoriali e di marketing legate al migliorare la visibilità delle pagine di un sito all’interno delle pagine di risultato di ricerca, dovrà adattarsi a ricerche sempre più sotto forma di domanda e quindi ulteriormente distanziarsi dal prodotto che intendono promuovere per andare verso il bisogno che l’azienda intende soddisfare mettendo in campo competenze, esperienze e valori;

 

– la Rete sta evolvendo verso ambienti molteplici e i risultati di ricerca si stanno frantumando per offrire soluzioni personalizzate sulla base delle caratteristiche personali e del comportamento dell’utente: per questo motivo “farsi trovare in Rete” significherà sempre più mettere le proprie competenze a disposizione di relazioni che potranno prodursi non solo sul proprio sito, ma sui social media, sui blog, sui forum, sui siti generalisti e di settore ed all’interno dei grandi aggregatori come Amazon;

 

– la forza di un brand e la capacità di guadagnarsi visibilità su Google cesserà di essere frutto di un’attività tecnica di link building e, man mano che le semplici menzioni in Rete anche senza link saranno misurate dall’algoritmo, inizierà a dipendere dalla capacità di essere presenti in Rete con la propria autorevolezza e con il proprio mettersi a disposizione degli utenti.

 

Il cambiamento di Google e la diffusione degli smartphone aumenteranno la consuetudine con la quale gli utenti faranno ricerche con app vocali e sotto forma di domande: la sfida per le aziende è non rispondervi solo in termini tecnici, ma ripensare alla propria presenza digitale sottolineando i propri valori e le modalità con le quali questi possono essere di aiuto all’utente.

 

 

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