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L’esperienza televisiva avviene ormai in modalità multiscreen: si chatta mentre si è davanti alla Tv, si interagisce attraverso i social network con i programmi televisivi… tv, pc, tablet e smartphone vengono usati sempre più spesso insieme dai telespettatori.
Akamai ha pensato allora di sviluppare un proof of concept che permette la trasmissione sincronizzata su dispositivi mobili di contenuti complementari a quelli erogati sullo schermo principale.
In altre parole, dice Luca Collacciani, Regional Manager di Akamai, “immaginate di essere nel salotto di casa vostra pronti a godervi un film in Tv. Avete a portata di mano laptop, smartphone o tablet. Il film si apre su una bella spiaggia di sabbia bianca, quand’ecco che ciascuno dei vostri dispositivi connessi si aggiorna automaticamente e in tempo reale, offrendovi informazioni su quella stessa spiaggia: dove si trova, come e perché è stata scelta come set del film. Il film continua e uno dei protagonisti offre ad un altro un noto soft drink. Su ciascun ogni dispositivo appare un buono sconto da utilizzare per l’acquisto dello stesso drink presso il supermercato del vostro quartiere. E ancora: durante una scena girata presso uno stadio, i vostri dispositivi vi offrono informazioni sulle riprese e, parallelamente, un link vi rimanda ai prossimi eventi che si terranno presso quella sede”.
Ecco tutto questo sarà possibile con la soluzione offerta da Akamai. Il progetto include tre componenti fondamentali: il primo è il media player, presente su qualunque device utilizzato per visualizzare i contenuti sul main screen, ad esempio, un TV set via cavo o via satellite. Il secondo componente è l’infrastruttura cloud attraverso la quale media player e rispettivi dispositivi mobili riescono a connettersi e su cui transitano le informazioni necessarie alla sincronizzazione dei contenuti. Infine, il terzo ingrediente è il dispositivo sincronizzato che trasmetterà in tempo reale contenuti complementari a quelli del main screen tramite browser o app.
Il fattore critico alla riuscita del progetto di second screen è proprio la perfetta sincronia tra main screen e relativo dispositivo connesso. Tornando al caso citato in precedenza, Akamai spiega: “…non avrebbe senso, e sarebbe anzi fastidioso, ricevere informazioni relative alla bibita quando ormai la scena è cambiata! I contenuti devono apparire sul dispositivo nel momento in cui l’utente è coinvolto: solo allora potranno avere rilevanza. Garantire una perfetta erogazione di contenuti è compito della Intelligent Platform di Akamai che, con migliaia di server dislocati in tutto il mondo, si trova a una sola rete di distanza dal 90% degli utenti”.
“Estendere l’esperienza del grande schermo ai dispositivi connessi – osserva Collacciani – significa aprire un mondo di opportunità che, naturalmente, non si limitano all’entertainment fine a sè stesso. Ad esempio, il second screen potrebbe dare una notevole spinta al cosidetto ‘couch commerce’ – lo shopping da divano: l’attore in questione porta occhiali da sole che, sei certo, ti starebbero benissimo? Il tuo tablet ti snocciolerà tutte le caratteristiche relative al modello, oltre ad offrirti la possibilità di acquistarli online e di riceverli a casa tua in pochi giorni. Oppure: l’auto che vedi sfrecciare in un film ti ha conquistato? Forse non potrai acquistarla con un click, ma sicuramente il tuo smartphone saprà indicarti il concessionario più vicino dove effettuare un test drive”.
Ma il couch commerce non è l’unica applicazione possibile: il second screen può essere impiegato per promuovere votazioni e sondaggi in tempo reale (ad esempio per eleggere l’uomo partita di un match) oppure per lanciare alert relativi ad altri programmi trasmessi dalla stessa emittente, basandosi su quanto visualizzato al momento, della serie ‘ti potrebbe anche interessare…’. Le possibilità sono molteplici… e siamo solo all’inizio. (N.R.)