Italia
4 italiani su 10 non usano internet e la penetrazione della banda larga fissa si ferma al 22,1% della popolazione, contro il 41,9% della Svizzera, prima in classifica seguita da Olanda (39,4), Danimarca (38,2%), Francia (37,8%) e Corea (37,6%). È quanto emerge dall’edizione 2013 dello State of Broadband Report, realizzato dalla Broadband Commission for Digital Development dell’ITU.
Facciamo meglio in termini di banda larga mobile, ma con una percentuale 51,8% (28esimo posto) – che impallidisce di fronte a quelle delle prime della classe: Singapore (123,3%), Giappone (113,1%), Finlandia (106,5%) Corea (106%), Svezia (101,3%).
Dal rapporto emerge come la banda larga mobile sia la tecnologia che ha realizzato la crescita più veloce nella storia: le connessioni che permettono agli utenti di accedere al web via smartphone, tablet e laptops connessi col Wi-Fi stanno crescendo al ritmo del 30% l’anno e alla fine del 2013 le connessioni a banda larga mobile saranno tre volte di più degli abbonamenti alla banda larga fissa.
Alla fine del 2013, evidenzia ancora il report, la penetrazione globale della banda larga raggiungerà il 38,8% ma più dei due terzi delle persone residenti nei paesi in via di sviluppo saranno ancora tagliati fuori dalla rete.
“Internet e in particolare la banda larga è diventato uno strumento essenziale per lo sviluppo socio-economico e deve essere considerato come una priorità, anche nei paesi più poveri del pianeta”, ha sottolineato il segretario generale ITU, Hamadoun Touré, ricordando che “mentre aumenta di giorno il giorno il numero delle persone connesse, oltre il 90% della popolazione dei 49 paesi meno sviluppati restano totalmente disconnessi”.