Mercato digitale, la Francia chiede alla Ue di istituire un’Authority per vigilare sugli OTT

di Raffaella Natale |

Il governo francese riunirà il 24 settembre i Ministri di alcuni Paesi Ue, compresa l’Italia, per predisporre una proposta comune su fisco e privacy, In vista del Consiglio europeo di ottobre.

Francia


Fleur Pellerin

Il governo francese vuole tassare le grandi web company, in funzione del Paese dove risiedono i loro utenti, con l’obiettivo di bilanciare i rapporti tra società americane ed europee.

Il Ministro dell’Economia digitale, Fleur Pellerin, ha chiesto alla Commissione Ue di prendere seriamente in considerazione la possibilità di introdurre nuove regole per le multinazionali americani del settore internet sia per quanto riguarda le imposte che la protezione dei dati personali (Leggi Articolo Key4biz).

L’idea sarebbe la seguente: le piattaforme digitali dovrebbero essere regolamentate e tassate in funzione del luogo dove i loro utenti usano questi siti e le loro applicazioni. I profitti realizzati sul mercato europeo sarebbero, quindi, tassati e le entrate condivise tra i Paesi membri.

 

Al Consiglio europeo sull’Economia digitale che si terrà il 24 e il 25 ottobre, la Francia ha già annunciato che proporrà che la Ue istituisca un’Autorità di regolazione in grado di intervenire appena si profili il rischio di ‘conflitti’ e ‘abusi’ sul mercato da parte dei giganti del web. In vista del Summit europeo, il governo francese sta cercando l’appoggio di altri Paesi Ue. Al momento è confermato che la prossima settimana, il 24 settembre, Pellerin riceverà i Ministri dei dicasteri competenti di Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Polonia, Ungheria e Belgio. Alla riunione dovrebbe partecipare anche il Commissario Ue alla Digital Agenda Neelie Kroes.

Le proposte, che la Francia intende presentare entro la prossima primavera, potrebbero creare qualche difficoltà nei rapporti con gli Stati Uniti che hanno già espresso il loro disappunto verso una regolamentazione più stringente nei confronti dei player di internet.

Tornando all’argomento tasse, grazie a sistemi di ottimizzazione fiscale, ha ricordato il Ministro, nel 2011 Google, Apple, Facebook e Amazon hanno pagato in Francia solo 37,5 milioni di euro di imposte, mentre avrebbero dovuto versare, secondo un recente rapporto della Federazione francese delle telecom, circa 830 milioni “se le loro attività di produzione fossero state sottoposte alle norme del mercato nazionale”.

Anche l’Italia, così come altri Paesi Ue, si trova nelle medesime condizioni. Nel 2012 i cosiddetti Over-The-Top hanno versato a fisco solo 6 mln di euro. In questo senso, fondamentale che ieri la Commissione Finanze della Camera abbia approvato un emendamento del Pd secondo il quale le multinazionali del web dovranno pagare le imposte in Italia per le attività riferibili al nostro Paese in percentuale ai ricavi. (Leggi Articolo Key4biz)

 

Il Ministro Pellerin assicura che non vuole ‘regolamentare internet’, ma solo “un piccolo numero di piattaforme Internet che oggi stanno bloccando l’innovazione di tutti gli altri attori”.

 

 “L’attuale situazione – ha dichiarato al Wall Street Journalimpedisce ai campioni europei di emergere a livello globale”.

 

Senza considerare, poi, che i recenti accadimenti che riguardano la NSA (National Security Agency) hanno preoccupato, e non poco, gli europei. Il governo francese chiede, quindi, anche di rafforzare le disposizioni sulla privacy degli utenti.

 

 

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