Italia
Il Ministero dello Sviluppo economico informa con una nota che, “a seguito del recepimento di ordini giurisdizionali e di propri errori materiali, ha proceduto alla revisione delle graduatorie delle frequenze digitali delle regioni Lombardia e Piemonte“.
Le graduatorie, previste dalla procedura di revisione del piano di assegnazione delle frequenze per il servizio digitale terrestre, erano state rese pubbliche lo scorso dicembre insieme a quelle di Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania, in attuazione della delibera Agcom 265/12/CONS.
Si tratta di tutte regioni che hanno spento il segnale analogico per passare al digitale terrestre prima del 2011.
L’asta d’assegnazione delle frequenze televisive dovrebbe invece chiudersi per l’inizio del 2014, ma si resta ancora in attesa il benestare della Commissione Ue che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, almeno stando a quanto dichiarava prima della pausa estiva il Viceministro dello sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà (Leggi Articolo Key4biz), ricordando che “Tenuto conto che, dal momento della condivisione del bando e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dovrà trascorrere almeno un mese per la presentazione delle domande di partecipazione, almeno un altro per la verifica delle stesse, più un altro ancora per l’avvio effettivo della gara, è molto probabile che le operazioni finiscano per chiudersi all’inizio del 2014“.
Gli schemi di bando e di disciplinare predisposti in base al regolamento dell’Agcom sono stati inviati l’11 giugno scorso ai competenti Commissari Ue Joaquim Almunia per la Concorrenza e Neelie Kroes per la Digital Agenda.
“Si tratta di un impegno – ha chiarito Catricalà – preso nel 2009 dal Governo italiano nell’ambito della procedura d’infrazione ancora aperta”.
Nelle prossime settimane dovrebbero avviarsi anche i lavori per predisporre un nuovo regolamento sulle Tv locali che riguarderà il processo di liberalizzazione della banda 700 MHz, definendo tempi e modi per garantire un efficace processo di razionalizzazione ed evitare l’eccessivo spreco di risorse frequenziali.
Catricalà s’è impegnato a valorizzare l’emittenza locale, per “renderla competitiva in un contesto multipiattaforma”.
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