Barroso: ‘Da mercato unico tlc vantaggi per competitività e occupazione’

di Alessandra Talarico |

Il pacchetto, ‘Connected Continent: Building a Telecoms Single Market’, dovrà porre le basi per un ‘Continente connesso e competitivo’ e rilanciare l’occupazione in un settore che è stato il fiore all’occhiello della capacità innovativa dell’Europa.

Unione Europea


Mercato unico tlc

Il mercato unico europeo delle tlc s’ha da fare: il pacchetto Kroes – 10 punti per il rilancio dell’industria europea – è stato adottato oggi.

 

“Oggi adottiamo formalmente la proposta per il mercato unico delle telecomunicazioni. Una proposta che abbasserà i prezzi per i consumatori e renderà l’Europa un continente sempre più digitale. Rafforzeremo le garanzie e daremo nuove opportunità ai consumatori”, ha affermato il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso nel suo discorso sullo stato dell’Unione.

“E’ un paradosso che quando si tratta dei servizi digitali si abbiano ancora 28 mercati nazionali: come potremo cogliere tutte le opportunità del futuro digitale se non portiamo a termine il mercato unico?”, ha aggiunto Barroso, sottolineando che questa stessa logica deve applicarsi in maniera più ampia all’Agenda digitale.

“La forza dell’industria europea dipende dalla connettività. Dobbiamo usare la Digitale Agenda e rafforzare la protezione dei dati per risolvere i problemi economici, collegare le strutture aziendali, rafforzare la ricerca nel settore ICT”, ha aggiunto, per poi concludere ribadendo il suo sostegno a un progetto  “essenziale per la competitività e l’occupazione…che getta le basi per la crescita futura”.

 

Il pacchetto, “Connected Continent: Building a Telecoms Single Market”, porrà le basi per un “Continente connesso e competitivo” e mira a rilanciare l’occupazione in un settore che è stato il fiore all’occhiello della capacità innovativa dell’Europa.

 

Alla definizione delle nuove misure – che impatteranno sul roaming, sulla gestione dello spettro radio, la trasparenza e l’accessibilità dei servizi – si è arrivati dopo tre anni di consultazioni, eventi pubblici e privati tra le parti interessate.

Ma negli ultimi mesi è cresciuta l’opposizione ad alcune misure, quali quelle relative alla net neutrality (Leggi articolo Key4biz) che hanno messo a rischio l’obiettivo della Kroes di approvare il pacchetto prima della fine di questo mandato.

Una necessità volta a consentire alla Ue di recuperare il gap con i maggiori competitor mondiali e di fermare l’emorragia di ricavi dell’industria di settore.

“Il futuro dei settori chiave della nostra economia dipende dalla disponibilità di reti affidabili e sicure”, ha affermato la Kroes, spiegando quindi che per raggiungere questo obiettivo bisogna investire e a farlo devono essere gli operatori, affinchè tutti – imprese e consumatori – possano godere dei vantaggi dell’economia digitale.

“Essere in ritardo ci costa di più che essere in anticipo. Essere in tempo sarebbe meglio. E il momento è ora. la sida è realizzare il pieno potenziale dell’ecosistema digitale europeo e per questo è essenziale semplificare la regolamentazione, coordinare meglio lo spettro, disporre di regole standardizzate per l’accesso, di un internet aperto, di costi di roaming minori e di maggiori tutele per i consumatori”, ha concluso.

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