Rai, Andreatta in Vigilanza: ‘Continuiamo a investire nella fiction ma contenendo i costi’

di Raffaella Natale |

Al centro dell’audizione del presidente di Rai Fiction anche i possibili conflitti di interesse che coinvolgono ex dirigenti della Tv pubblica e società di produzione.

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In un momento di crisi come questo, la Rai ha deciso di investire sul prodotto. La produzione di fiction per Rai1 è aumentata del 20%. Non è invece aumentato il budget, perché abbiamo contenuto i costi. Abbiamo anche contenuto il fenomeno della delocalizzazione”. E’ quanto dichiarato stamani dal direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, in Commissione di Vigilanza.

“E’ importante – ha proseguito – che, oltre che su Rai1, la fiction possa diffondersi sulle altre reti e su Internet. La trasmissione su Rai2 e Rai3, che hanno un pubblico più giovane, può favorire l’innovazione”.

 

“Nella scelta del prodotto il criterio sovrano è la qualità della proposta – ha aggiunto -. Accanto a questo c’è la qualità della società che produce: i parametri sono il curriculum e i successi ottenuti. Che le scelte siano state corrette è dimostrato dai risultati: l’audience media delle fiction Rai nell’ultimo anno è stata del 23,5% con 6 milioni 500 mila spettatori. Tra i migliori 50 ascolti di fiction, 48 sono della Rai, solo due di Mediaset. Tra i migliori 100 ascolti Rai 67 sono di fiction“.

 

Sollecitata per due volte dal capogruppo M5S Alberto Airola, Andreatta ha anche parlato di possibili conflitti di interesse. Il senatore ha chiesto informazioni sulla presenza di ex dirigenti Rai in società di produzione, come la Lux Vide fondata da Ettore Bernabei. In particolare, ha chiesto lumi sul rapporto tra la Palomar e l’ex Max Gusberti, sostenendo che quest’ultimo per un periodo abbia lavorato contemporaneamente per la Rai e la società di produzione. Andreatta ha prima difeso la qualità del lavoro della Lux Vide e quindi affermato che “Gusberti non è mai stato socio della Palomar, ha solo avuto un rapporto di consulenza e non c’è mai stata sovrapposizione con cariche in Rai”.

 

Ma al centro dell’audizione di Andreatta in Vigilanza c’è stato anche un altro argomento: la ‘ndrangheta e il sud nelle fiction Rai.

“Non solo camorra, ndrangheta, mafia. #Raifiction racconti storie che mostrano un altro #Sud, perché un altro Sud esiste”, ha twittatato questa mattina il vicepresidente della Commissione di Vigilanza, Salvatore Margiotta (Pd), sintetizzando la richiesta avanzata al direttore di Rai Fiction.

 

Il senatore lucano che è anche componente della Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni, ha dichiarato che “non è possibile però, limitare al Meridione produzioni che trattano quasi esclusivamente argomenti di mafia, spesso romanzandola. Il Sud è anche altro, ed è vasto. E’ ora di includere nel racconto realtà territoriali piccole o dimenticate, data la portata delle ricadute finanziarie ed occupazionali che si hanno quando una fiction accende i riflettori su un territorio“.

Margiotta ha anche sottolineato la necessità di investigare sul rapporto con le Film commission regionali, visto che “alcune aree del Paese sono del tutto, misteriosamente, escluse dai progetti di fiction.”

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