Italia
Il Ministero dello Sviluppo economico informa che le Camere di Commercio hanno recepito le modifiche alla definizione di startup contenute nel Decreto Lavoro, che semplificano e ampliano i requisiti per l’accesso alle agevolazioni.
“Le guide sintetiche aggiornate – spiega il MiSE – e il nuovo modulo di autocertificazione e iscrizione delle startup presso l’apposita sezione speciale del Registro delle imprese sono disponibili nella sezione ‘Startup innovative‘ del nostro sito”.
Il modello di autodichiarazione per la certificazione degli incubatori è rimasto, invece, invariato.
Con il DL lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 giugno, sono, infatti, stati introdotti interventi significativi sul fronte delle startup innovative, di cui vengono semplificati e ampliati i requisiti per l’accesso alla normativa (Leggi Articolo Key4biz). In particolare, è stato abrogato l’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie. Inoltre, si è intervenuto sui tre criteri opzionali per l’identificazione del carattere innovativo della startup, riducendo la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo dal 20% al 15% ed estendendo l’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE.
Quest’ultima misura, dice il Ministero, può favorire un incremento importante di startup innovative nel campo dell’economia digitale.
Secondo il Ministro Flavio Zanonato, “Questi interventi rafforzano notevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione di occupazione. Chiunque in Italia, a prescindere dall’età, può aprire una società a costi pressoché nulli. Questa misura consente al Paese di compiere un balzo in avanti nelle classifiche internazionali sulla competitività e diventare più attrattivo per gli investitori esteri”.
“Negli anni a venire – ha aggiunto il Ministro – larga parte della nuova occupazione dipenderà dalla capacità di avviare nuove imprese innovative. Gli ultimi dati ci dicono che in pochi mesi sono nate nel nostro Paese quasi mille startup e contiamo che, con l’allargamento dei requisiti, il numero possa raddoppiare entro la fine dell’anno“.
Sempre a giugno è stato firmato un decreto, di natura non regolamentare, da Zanonato e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni che fissa altre regole: startup innovative e incubatori certificati potranno accedere gratuitamente, in via prioritaria e secondo modalità semplificate, alla garanzia sul credito bancario concessa dal Fondo di garanzia per le PMI (Leggi Articolo Key4biz).
“Questo provvedimento rappresenta un importante tassello attuativo a completamento della nuova normativa a sostegno dell’ecosistema delle startup – ha commentato Zanonato – e dà prova tangibile della prosecuzione dell’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico su questo importante fronte dell’azione del Governo volta a mettere al centro l’imprenditorialità per stimolare la crescita, l’innovazione e la creazione di occupazione, soprattutto giovanile”.
Intanto sono già quasi 2 mila le adesioni al Manifesto per rendere l’Europa un continente in grado di stimolare la nascita e la crescita di startup innovative (Leggi Articolo Key4biz).
L’iniziativa, sottoscritta anche dal Presidente del board ETNO, Luigi Gambardella, si inserisce tra le misure previste dalla Commissione Ue per puntare all’economia digitale come volano per uscire dalla crisi e prevede, tra le altre cose, anche un finanziamento da 100 milioni di euro a mille startup e altre imprese altamente innovative per lo sviluppo di app e altri servizi digitali in settori quali i trasporti, la salute, la produzione intelligente, l’energia e i media (Leggi Articolo Key4biz).