Italia
“L’Italia ha cosi tanta potenzialità! Ho apprezzato l’incontro con Francesco Caio – il nuovo #DigitalChampion“. Sono queste le parole con cui stamani il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, ha commentato su Twitter l’incontro avvenuto ieri a Bruxelles con il manager nominato lo scorso giugno direttamente dal presidente del Consiglio Enrico Letta ‘Mister Agenda digitale’, oggi con il nuovo riconoscimento di Digital Champion (Leggi Articolo Key4biz).
In molti si sono chiesti il perché di questa nomina, visto che esiste un’Agenzia per l’Italia digitale con un suo direttore, Agostino Ragosa, e il cui Statuto dopo diverse complicazioni dovrebbe essere approvato entro fine mese dalla Corte dei Conti.
La risposta la dà direttamente Francesco Caio al Sole24Ore: nessuna duplicazione, l’intento del premier Letta era quello di “far capire la strategicità del tema“.
Ma di cosa hanno parlato ieri a Bruxelles il Commissario Ue e il Digital Champion italiano?
Intanto di risorse. Ricordiamo, infatti, che il Decreto del Fare ha sottratto 20 milioni alla banda larga anche se il Viceministro del MiSE con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, ha da subito assicurato che verranno ripristinate nella Legge di stabilità (Leggi Articolo Key4biz).
“Comunque – ha detto Caio al Sole24Ore – 20 milioni non risolverebbero i problemi della banda larga (…) Per i prossimi sette anni ci sono 80 miliardi di euro dalla Ue destinati al capitolo innovazione per tutti i Paesi membri. Occorrerà arrivare all’appuntamento preparati. Così come occorrerà decidere come comportarsi con i 30 miliardi di euro di fondi strutturali destinati all’Italia. Lì è una decisione del Paese e della sua componente politica capire quanta parte di questi dovranno essere pensati per migliorare sul fronte digitale. E da ciò dipendono tante cose”.
Intanto Caio ha raccolto la soddisfazione della Kroes che “ha condiviso l’impostazione che abbiamo voluto dare alla nostra Agenda digitale, per la cui attuazione abbiamo deciso di procedere puntando su alcune priorità, che sono state condivise e apprezzate“.
Le priorità sono tre: intanto l’Anagrafe dei residenti, per la quale è già stato firmato il decreto quadro che presto sarà pubblicato in GU. Un passo di grande importanza per Caio, perché “rappresenta le fondamenta della costruzione digitale della PA“.
L’altra priorità è quella della fatturazione elettronica e poi l’identità digitale, per semplificare e rendere più sicura l’interazione con la Pubblica amministrazione.
Resta ancora ovviamente la grande sfida dei decreti attuativi del Decreto Crescita 2.0, senza i quali è veramente difficile poter mettere in pratica le misure prevista dall’Agenda digitale italiana.
“Non si può fare tutto e subito. E allo stesso tempo è necessario intervenire“, ha commentato Caio.
“Il problema dell’Italia – ha poi spiegato il Digital Champion – è stata la mancanza di presidio sull’architettura complessiva. Si sono continuati a fare tanti pezzi di un sistema che hanno difficoltà a parlare fra di loro. Farli dialogare con linguaggi e sistemi standardizzati è la vera sfida da vincere”.