Agcom, ‘No a logiche spartitorie’: il M5S si propone come ‘garante’ per la nomina del nuovo Commissario

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Il Movimento intende proporre al Parlamento un nome che sia il frutto di una selezione basata su professionalità, competenza e trasparenza.

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All’indomani dell’annuncio delle dimissioni da Commissario Agcom del professor Maurizio Dècina, i deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera si propongono come ‘garanti’ affinché la nomina del successore avvenga sulla base di una selezione “fondata sui principi di professionalità, competenza e trasparenza”.

 

Vista la delicatezza dei dossier sul tavolo dell’Autorità – dalle frequenze televisive ai prezzi del rame e della fibra nonché il diritto d’autore – i deputati grillini intendono cogliere l’occasione della sostituzione del Commissario Dècina per bloccare la consueta logica della ‘spartizione politica’ e assicurare “l’autonomia dell’Autorità, per la garanzia del pluralismo e della trasparenza nel nostro Paese” proponendo al Parlamento “un nome che sia il frutto di una selezione basata su professionalità, competenza e trasparenza”.

 

I deputati del M5S, nel sottolineare che i componenti dell’Agcom sono tutti espressione dell’attuale maggioranza – anche se nominati in un contesto politico molto diverso da quello venutosi a creare dopo le ultime elezioni – ricordano che al momento l’opposizione non è in alcun modo rappresentata in seno all’Autorità e stigmatizzano come ‘antidemocratica’ la modalità di elezione dei commissari.

“Dopo le modifiche introdotte dal decreto Salva Italia, la Maggioranza parlamentare oggi ha i numeri per eleggere i Commissari dell’Autorità autonomamente, tramite voto segreto”, sottolineano i deputati che ribadiscono di volersi proporre come garanti della selezione del nuovo compnente dell’Agcom “dal momento che anche  per la sostituzione di Dècina non è previsto alcun bando o selezione pubblica, ma il criterio adottato sarà tutto politico e spartitorio” (A.T)

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