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Un mese dopo l’annuncio dell’acquisizione del Washington Post per 250 milioni di dollari, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, spiega in un’intervista al suo giornale quali sono i suoi obiettivi nella sua nuova veste di editore.
“Da 18 anni ad Amazon noi ci atteniamo a tre grandi idee che ci hanno portato al successo: mettere il cliente al centro di tutto, inventare ed essere pazienti. Se sostituiamo ‘cliente’ con ‘lettore’, questo approccio può rappresentare il successo del Post”.
Bezos si dice invece scettico su una strategia che metterebbe gli inserzionisti al centro degli obiettivi.
Pertanto tutti quelli che speravano che l’uomo di Seattle sbarcasse nel mondo della stampa con idee rivoluzionarie per salvare il settore, resteranno delusi.
Jeff Bezos ricorda che è un ‘business man’ e non un ‘mago’. L’esperienza mi ha insegnato, ha poi spiegato, che “il modo in cui l’invenzione, l’innovazione e il cambiamento si realizzano nasce da uno sforzo collettivo”.
“Non c’è un genio solitario che sa tutto e detiene la formula magica. Bisogna lavorare, discutere, riflettere e la risposta arriva. Ciò richiede tempo”.
Bezos, il 19° uomo più ricco del mondo secondo Forbes, non intende porsi ai giornalisti del Washington Post come un proprietario-capo, ma come un consulente: “Io sarò lì per dare consigli a distanza”. Si tratta senza dubbio della voglia di rassicurare i giornalisti della redazione che temono per la loro indipendenza con l’arrivo di uno dei tycoon della new economy.
Bezos non ha soluzioni facili a portata di mano, ma sa bene quali sono i problemi degli editori del mondo intero: l’avanzata dell’informazione gratuita sul web ha messo in crisi il sistema su cui si reggeva la stampa tradizionale.
La questione è: come continuare a fare soldi? “Se ci mettiamo dal punto di vista del lettore, bisogna comprendere la sua domanda ‘perché dovrei pagare questo sforzo giornalistico (Il Post è famoso per i suoi report d’inchiesta, ndr) quando io posso averlo gratuitamente su un altro sito?'”. Ottima domanda, ma per avere la risposta di Bezos dovremo ancora aspettare e vedere cosa succederà al Post.
Il Ceo di Amazon racconta d’essersi preso due mesi di tempo per riflettere sull’offerta dell’ex proprietario del giornale, Donald Graham: “Mi sono detto che potevo portare qualcosa sul tavolo… sicurezza finanziaria, esperienza nella tecnologia e internet, e un punto di vista di lungo termine, focalizzato sul lettore e poggiato sulla volontà di sperimentare”.
L’acquisizione del Washington Post verrà finalizzata il prossimo ottobre. Oggi e domani Bezos resterà nella città per incontrare tutti i direttori e la redazione del Post.