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Cinema, Bray: ‘Ripristineremo il tax credit con primo stanziamento da 45 mln di euro’

Italia


La mobilitazione del mondo del cinema contro la decisione del governo di tagliare le risorse produce i primi effetti.

Stamani il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, che ieri ha incontrato al ministero le associazioni di categoria, ha dichiarato che ci sarà il massimo impegno da parte del governo per “ricostituire completamente i fondi” per il tax credit nel settore del cinema.

 

“Nell’occasione, in un clima di cordialità e collaborazione – spiega una nota del Mibac – il ministro ha ricostruito le fasi dell’impegno del Governo nel ripristinare la norma del tax credit per il 2014, con un primo stanziamento da 45 milioni di euro, che era stata totalmente cancellata. Comprese le ragioni della protesta degli operatori del cinema e riconosciuta l’importanza di una norma che consente gli investimenti nel settore, il ministro ha assicurato il suo impegno e quello del Governo per ricostituire completamente i fondi”.

 

Ieri sulla questione è intervenuto anche il Viceministro per lo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, in audizione presso la Commissione Trasporti del Senato (Leggi Articolo Key4biz).

Catricalà si è detto “rammaricato” per una misura che “ha penalizzato ingiustificatamente una componente importante del nostro sistema”.

Mi auguro, ha aggiunto il Viceministro, che nel passaggio al Senato del Decreto “si possa trovare una copertura per evitare il taglio del tax credit”.

 

Secondo le stime fornite dagli operatori del cinema, questi tagli porteranno al licenziamento di circa 3 mila lavoratori qualificati (Leggi Articolo Key4biz). Tanti film, troppi, non riusciranno neanche ad arrivare nelle sale e, queste ultime, avranno grosse difficoltà a realizzare lo switch-off della pellicola per il passaggio al digitale. L’industria informa anche che gli investitori stranieri stanno già ritirando i progetti.

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