Cannabis, lo spaccio si sposta su internet: 800 mila siti vendono droghe leggere

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Le droghe leggere sono molto diffuse tra i giovani, sottolinea la Relazione del Dipartimento Politiche Antidroga, che sono anche i maggiori frequentatori di web e social network.

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Cannabis

Trovare la cannabis su internet è sempre più facile. Secondo la relazione annuale del Dipartimento Politiche Antidroga, presentata al Parlamento, i giovani che vogliono acquistare droghe leggere sul web non hanno alcun problema a trovarle. Quest’anno, infatti, si contano oltre 800 mila siti che la vendono o ne promuovono il consumo. Nel 2008 erano circa 200 mila.

 

Si tratta di un fenomeno che si spiega con l’aumento del consumo di cannabis tra i giovani – quasi il 3% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni -, che sono anche quelli che più utilizzano internet e frequentano i social network.

 

La relazione segnala anche un’espansione del mercato delle droghe sintetiche, gestito questo quasi esclusivamente su internet.

Più in generale, secondo la relazione, è in calo il consumo di droga in Italia. Il 95% degli italiani è “pulito” e non ha assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi. In calo – dal 2007 al 2012 – anche il consumo di cocaina che si è stabilizzato. Anche per l’eroina si osserva un costante e continuo calo del consumo sin dal 2004, ma l’indagine 2013 sui soggetti tra i quindici e i diciannove anni ha però sottolineato un lieve aumento 2,29 di consumatori di cannabis, che resta la droga più comune tra i giovani (21,43%), mentre per quanto riguarda le sostanze stimolanti metamfetamine e/o ecstasy, negli ultimi due anni si osserva una lieve tendenza alla ripresa dei consumi soprattutto nel nord.

Lieve tendenza anche all’aumento del consumo degli allucinogeni, che però resta comunque limitato.

 

Per quanto riguarda il gambling tra gli adolescenti, la relazione rileva che nell’anno 2013 (dati ancora più aggiornati) circa 1.250.000 (Studio SPS- DPA 2013) studenti delle scuole superiori di secondo grado abbiano partecipato ad almeno un gioco d’azzardo, con frequenza rilevata di un episodio almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Inoltre, negli studenti tra i 15-19 anni con gioco d’azzardo problematico o patologico, su un grande campione statisticamente rappresentativo di ben 34.483 mila soggetti, si evidenzia che maggiore è lo stadio del gioco d’azzardo, maggiore è il consumo di droghe. Gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano, che presentano invece una prevalenza di uso di sostanze molto più bassa e statisticamente significativa pari a 17,5%. (R.N.)

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