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Scorporo, Bernabè: ‘Entro pochi giorni avremo gli elementi per valutarne la fattibilità’

Italia


È stato un incontro ‘positivo’ quello che si è svolto stamani a Bruxelles tra il Commissario Ue per l’agenda digitale Neelie Kroes e i vertici dei principali operatori tlc europei: positivo perchè è stata confermata la volontà comune di garantire una maggiore prevedibilità del quadro regolamentare – fattore, questo, imprescindibile per rilanciare gli investimenti in un settore importante considerato cruciale per la crescita dell’intera economia europea.

Lo ha riferito il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, sottolineando anche che alla luce degli esiti di questo incontro la società comunicherà entro la fine del mese se ci saranno le condizioni per andare avanti con lo scorporo della rete fissa.

Bernabè ha precisato che la sospensione del processo di societarizzazione della rete non è mai stata nelle intenzioni di Telecom Italia: “Abbiamo detto che verifichiamo se le condizioni regolatorie sulle base delle quali sono state prese le decisioni di procedere allo scorporo mantengono la loro validità. L’incontro di oggi rafforza ulteriormente la decisione. Conferma la base giuridica”, ha spiegato, mostrandosi però cauto sull’esito finale dell’operazione, visto che si attendono ancora le mosse dell’Autorità italiana.

 

“Ci sono ancora dei passi da fare. Alla fine del mese vedremo. C’è ancora Agcom che deve prendere le sue decisioni”, ha affermato Bernabè, per poi aggiungere: “Sulla base dell’incontro di oggi e sulla base delle decisioni dell’Agcom nel giro di pochi giorni avremo tutti gli elementi per confermare la decisone di andare avanti con lo scorporo”.

Nelle scorse settimane il presidente Agcom Angelo Cardani ha assicurato che l’analisi preliminare sull’operazione sarà conclusa entro fine mese: si presume quindi sarà decisivo in tal senso il prossimo Consiglio dell’Autorità del 25 luglio.

 

Quanto all’altro tema ‘caldo’ per le tlc europee, quello del roaming, il presidente Telecom ha precisato di essere in linea di massima d’accordo con l’impostazione del Commissario Kroes su un graduale azzeramento delle tariffe e la loro equiparazione a quelle praticate sui mercati nazionali. Bisogna però evitare abusi.

“L’idea che ad un certo momento ci siano tariffe di roaming al livello di quelle nazionali è inevitabile e positivo che si realizzi e noi guardiamo a questo con grande attenzione, il problema non è mettere in discussione l’attuazione di questo principio ma di evitare potenziali abusi”.

Gli abusi possono derivare “dal fatto che, attraverso le condizioni di roaming che in qualche modo potrebbero emergere, operatori non infrastrutturati che non appartengono al sistema degli operatori di telecomunicazioni, utilizzando pacchetti particolarmente a basso costo, possano fare degli arbitraggi che determinano degli abusi”, ha affermato Bernabè, in accordo con quanto spiegato anche dall’analista Nick Delfas di Morgan Stanley.

 

In un momento tanto delicato per il settore e per l’intera economia Ue, ha concluso Bernabè, gli operatori hanno bisogno di tutto fuorchè di altri problemi derivanti “da interpretazioni abusive o distorte della regolamentazione che favoriscano operatori non solo non infrastrutturati ma che vengono da mondi che sono completamente diversi da noi”.

Pollice verso anche all’ipotesi di abolire il roaming già dall’anno prossimo: un nuovo regolamento, oltre a quello noto come ‘Roaming 3’, non potrebbe che essere ‘peggiorativo’.

Di positivo c’è però che la ‘grande disponibilità’ del Commissario Kroes a modificare il regolamento “purché gli obiettivi essenziali dell’operazione vengano mantenuti”.

 

 

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