G.Fast: ITU accelera sullo standard che porta la velocità della fibra sulle reti in rame

di Alessandra Talarico |

G.Fast consente di annullare il ‘rumore’ tra le linee raggruppate in un medesimo cavo, stabilizzando la qualità di trasmissione e permettendo alla tecnologia di esprimere tutto il suo potenziale. ITU ha completato la prima fase di approvazione.

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Fibra ottica

La super velocità della fibra ottica potrà essere raggiunta anche sulle attuali reti in rame, grazie allo standard ‘G.Fast‘, approvato nei giorni scorsi dall’ITU.

Lo standard, testato da Alcatel-Lucent e A1 (Gruppo Telekom Austria), trasforma le attuali reti in rame rendendole capaci di veicolare video, dati e informazioni a velocità superiori a 1 gigabit per secondo e rappresenta una naturale evoluzione del VDSL2 che, con l’aiuto del vectoring, permetterà ai service provider di abbattere i costi di connessione per abbonato evitando di realizzare nuovi lavori civili nelle strade o nelle proprietà private per posare nuova fibra.

 

G.Fast, in pratica, consente di annullare il ‘crosstalk’, ossia il “rumore” tra le linee raggruppate in un medesimo cavo e che servono case vicine, stabilizzando la qualità di trasmissione e permettendo alla tecnologia di esprimere tutto il suo potenziale.

 

Lo standard è ancora nelle fasi preliminari e sarà commercialmente disponibile non prima di qualche anno: ITU, che ha concluso la prima fase di approvazione – mirante a garantire che non vi siano rischi di interferenze con altri servizi come la radio FM – si è detto convinto che il processo di standardizzazione si concluderà entro l’inizio del prossimo anno.

Quando sarà pronto, consentirà di supportare applicazioni come lo streaming di film in ultra alta definizione (Ultra-HDTV), di caricare video al alta risoluzione e di effettuare videochiamate in alta definizione.

 

Il G.fast è pensato tipicamente per applicazioni a velocità di 500 Mbit/s su distanze fino 100 metri. Prove di laboratorio hanno raggiunto velocità di 1,3 Gbit/s su una distanza di 70 metri, mostrando come lo standard rappresenti  un valido complemento delle reti in fibra.

 

 

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