Mondo
Il 2014 sarà ricordato come l’anno del ritorno dell’orologio da polso, caduto in disuso dopo l’arrivo del cellulare? Certo, non tornerà nelle forme ‘pre-smartphone’: sarà, come si addice ai tempi, ‘smart’, in grado di collegarsi a internet e di tenere sotto controllo i nostri parametri vitali. Un nuovo gadget, insomma, che tutti vorranno avere e che deflagrerà nella nostra quotidianità, secondo gli analisti, con una potenza comparabile a quella dei tablet.
In circolazione, il prossimo anno, ce ne saranno almeno 5 milioni e, da lì in poi, sarà un crescendo.
Lo scorso anno, secondo i dati pubblicati oggi dalla società di ricerca Canalys, ne sono stati spediti circa 330 mila – capofila Sony e Motorola, a cui si è aggiunta la Pebble Technology – cifra che quest’anno dovrebbe salire a circa 500 mila unità. Una goccia rispetto al miliardo di orologi tradizionali venduti lo scorso anno, ma, come al solito, sarà l’ingresso di molti big del settore – da Apple a Google, passando per Microsoft e Samsung – a fare la differenza, cioè a fare esplodere il mercato.
Le principali aziende del mercato hanno tutte in cantiere il loro dispositivo (Leggi articolo Key4biz). Google potrebbe lanciarlo già in autunno, mentre Apple ha già provveduto a registrare il marchio in Giappone e su altri mercati: pressata dall’urgenza di accelerare sul progetto, la società di Cupertino ha lanciato nelle scorse settimane una massiccia campagna di assunzioni per arruolare nuovi ingegneri in grado di risolvere una serie a problemi tecnici che starebbero rischiando di far naufragare il progetto.
L’avvento degli smart watch, oltre ad aggiungere un nuovo gadget nella lista dei desideri dei fanatici hi-tech più modaioli, rappresenterà anche rappresenteranno un’opportunità importante per gli sviluppatori che vorranno realizzare app legate al mondo della salute, del fitness dello sport e del benessere.