Italia
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni entra nel merito delle polemiche innescate dalla recente decisione di rivedere al ribasso i prezzi relativi ai servizi di accesso alla rete in rame per il 2013. Decisione che potrebbe costare all’Italia una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea.
E lo fa per fare alcune ‘precisazioni’ volte a fare chiarezza sulle interpretazioni “diverse e contrastanti” formulate da operatori analisti ed esperti del settore.
Agcom precisa, in primo luogo, che “i prezzi si riferiscono al solo 2013 e non hanno un legame diretto con quelli del triennio successivo, che sono oggetto di un distinto procedimento, né, tantomeno, influenzano la valutazione circa l’impatto dello scorporo della rete fissa sulla regolamentazione futura”.
Sulla questione dello scorporo, si precisa inoltre che l’Autorità avvierà un’analisi coordinata dei mercati dell’accesso solo a settembre, a seguito delle conclusioni dell’analisi preliminare, che si concluderà a fine mese, volta a “verificare che la proposta di risponda ai prerequisiti di affidabilità e serietà previsti dal Berec”.
“In secondo luogo – aggiunge – le variazioni dei canoni dei servizi bistream e WLR sono conseguenza di un adeguamento della metodologia usata nel periodo 2009-2010: per il bitstream, come previsto, si è adottato il criterio dell’orientamento al costo, rispetto al principio del retail minus. Per il LLU, si sono registrati guadagni di efficienza da parte di Telecom Italia nell’attività di manutenzione correttiva: ciò ha condotto alla corrispondente contrazione dei canoni LLU”.
La terza precisazione riguarda invece la futura disciplina dei servizi di accesso – in rame ed in fibra – già delineata nella delibera sottoposta a consultazione pubblica e derivante da importanti cambiamenti della metodologia e che “dovrà, a questo punto, tenere conto di due importanti novità: la proposta di scorporo avanzata da Telecom Italia il 30 maggio e la prevista entrata in vigore della Raccomandazione della Commissione europea sulla non discriminazione e la contabilità dei costi”.
Tornando alla questione dell’analisi preliminare sullo scorporo, Agom precisa quindi che “in quel contesto saranno anche fissati i prezzi dei servizi in rame che, in linea con quanto prevede la bozza di Raccomandazione comunitaria, avranno una traiettoria sostanzialmente stabile, quale risultante dell’applicazione della nuova metodologia prima richiamata. Sempre in questa occasione, infine, si potrà valutare se estendere di un anno il glide path, aggiungendo il 2017, così da accrescere la certezza regolamentare per gli operatori”.
In conclusione, “con una decisione più rispondente ai costi effettivi, l’Autorità ha inteso gettare le basi più opportune per una valutazione adeguata del progetto di separazione della rete per il quale continua a mantenere il giudizio globalmente positivo già espresso”, sottolinea infine l’Autorità. (A.T.)