Startup, con DL Lavoro procedure semplificate. Zanonato: ‘Entro fine anno 2 mila aziende innovative’

di Raffaella Natale |

Il Ministro dello Sviluppo economico ha annunciato che sono quasi mille le startup e, con l’allargamento dei requisiti, il numero potrà raddoppiare entro la fine dell’anno.

Italia


Flavio Zanonato

“Con il DL lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri (il 26 giugno scorso, ndr), è stato eliminato il limite di 35 anni di età per la creazione di SRL semplificate“, ha dichiarato in una nota il Ministero dello Sviluppo economico.

Caratteristica di questo tipo di società, spiega il Ministero di Flavio Zanonato, è un regime particolarmente agevolato, sia per l’ammontare del capitale sociale necessario per la sua costituzione (basta un euro), sia per i minori costi da sostenere in fase d’avvio.

 

Lo stesso provvedimento contiene inoltre una serie di interventi significativi anche sul fronte delle startup innovative,  di cui vengono semplificati e ampliati i requisiti per l’accesso alla normativa. In particolare, è stato abrogato l’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie. Inoltre, si è intervenuto sui tre criteri opzionali per l’identificazione del carattere innovativo della startup, riducendo la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo dal 20% al 15% ed estendendo l’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE.

Quest’ultima misura, dice il Ministero, può favorire un incremento importante di startup innovative nel campo dell’economia digitale.

 

Secondo Flavio Zanonato, “Entrambi questi interventi rafforzano notevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione di occupazione. Da oggi chiunque in Italia, a prescindere dall’età, può aprire una società a costi pressoché nulli. Questa misura consente al Paese di compiere un balzo in avanti nelle classifiche internazionali sulla competitività e diventare più attrattivo per gli investitori esteri”.

“Negli anni a venire – ha aggiunto il Ministro – larga parte della nuova occupazione dipenderà dalla capacità di avviare nuove imprese innovative. Gli ultimi dati ci dicono che in pochi mesi sono nate nel nostro Paese quasi mille startup e contiamo che, con l’allargamento dei requisiti, il numero possa raddoppiare entro la fine dell’anno“.

 

Nei giorni scorsi, è stato firmato un decreto, di natura non regolamentare, da Zanonato e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni che fissa altre regole: startup innovative e incubatori certificati potranno accedere gratuitamente, in via prioritaria e secondo modalità semplificate, alla garanzia sul credito bancario concessa dal Fondo di garanzia per le PMI (Leggi Articolo Key4biz).

 

Startup innovative e incubatori certificati potranno accedere gratuitamente, in via prioritaria e secondo modalità semplificate, alla garanzia sul credito bancario concessa dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il decreto fissa in 2,5 milioni di euro l’importo massimo garantito per ogni startup o incubatore e assegna alle richieste di garanzia riferite a queste due tipologie di impresa priorità nell’istruttoria e nella presentazione al Fondo.

 

“Questo provvedimento rappresenta un importante tassello attuativo a completamento della nuova normativa a sostegno dell’ecosistema delle startup – ha commentato Zanonato – e dà prova tangibile della prosecuzione dell’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico su questo importante fronte dell’azione del Governo volta a mettere al centro l’imprenditorialità per stimolare la crescita, l’innovazione e la creazione di occupazione, soprattutto giovanile”.

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