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L’offensiva dei criminali informatici si sta dirigendo sempre più massicciamente verso smartphone, i cellulari ‘intelligenti’ in grado di collegarsi a internet.
Secondo l’ultimo rapporto annuale della società di ricerca Juniper Research, da marzo 2012 a marzo di quest’anno il numero di attacchi ai dispositivi mobile è cresciuto del 614%, con oltre 276 mila applicazioni ‘maligne’ rilevate.
Gli attacchi sono originati prevalentemente da Russia e Cina e prendono di mira, per lo più i terminali Android: il sistema operativo mobile di Google totalizza il 92% delle minacce.
Un predominio che da un lato si spiega col fatto che Android è di gran lunga il sistema operativo più utilizzato, ma che dall’altro è il segnale che il software non utilizza “un rigoroso sistema di filtri di sicurezza”, ha spiegato l’analista Juniper Karim Toubba.
Questo non vuol dire che gli altri sistemi operativi siano immuni da attacchi: “Tutti – ha aggiunto l’analista – nascondono delle vulnerabilità”.
L’escalation degli attacchi diventa ogni anno più preoccupante: per fare un raffronto, tra il 2011 e il 2012 l’aumento era stato ‘solo’ del 155%.
Le minacce vanno dalle ‘semplici’ truffe commerciali allo spionaggio industriale e vengono veicolate generalmente attraverso messaggi truffaldini (48%) inviati per proporre un falso servizio – come l’aggiornamento di un programma o di un’app – che una volta scaricati inviano messaggi o telefonate a numeri premium.
Ma sono in crescita anche tipi di attacco più sofisticati, utilizzati per carpire informazioni sensibili di utenti e aziende.
Una tendenza criminale che aumenterà in maniera esponenziale negli anni a venire, mette in guardia Juniper.