Italia
“I primi sei mesi dell’anno si chiuderanno con una situazione economica molto migliore rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno scorso”. Lo ha dichiarato il Direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, stamani alla presentazione dei palinsesti Rai.
In attesa dell’audizione di stasera in Commissione di Vigilanza, dove Gubitosi dovrà illustrare insieme al Presidente Anna Maria Tarantola il piano industriale (Leggi Articolo Key4biz), è trapelato qualche dato: “In aprile, maggio e giugno c’è stato un deciso miglioramento della pubblicità – ha informato Gubitosi -, un miglioramento delle performance rispetto ai competitori, sia pure in un contesto negativo. Le azioni per una Rai più efficiente stanno iniziando ad avere effetto e l’anno prossimo avremo un palinsesto ricco che ci porterà a nuovi successi“.
“Si chiude una bella stagione per la Rai – ha indicato il Dg -. Una Rai rinnovata tecnologicamente. Gli ascolti sono andati bene: lo spread con il nostro principale concorrente si è ampliato. Ora siamo a circa otto punti sopra. Abbiamo avuto il miglior Sanremo di sempre, splendide fiction, The Voice su Rai2 ha riacceso la rete. C’è un primo sforzo di evitare di chiudere l’estate con Agorà. In autunno avremo programmi nuovi, anche su tentativi che ricordino che non siamo una tv commerciale ma di servizio pubblico”.
E, in vista dell’audizione di stasera in Vigilanza, la Promotrice dell’Appello Donne e Media, Gabriella Cims, ha scritto al neopresidente della Commissione parlamentare Roberto Fico.
Una lettera per chiedere “di vigilare sui risultati ottenuti con i 13 articoli che abbiamo inserito nel Contratto di Servizio Pubblico, in via di rinnovo, sensibilizzando l’azienda della tivù pubblica a darne più concreta attuazione“.
La Cims ha sottolineato che “Nel mentre la subcultura strisciante e un po’ medievale segue il suo corso, con le ultime inaccettabili minacce alla Presidente della Camera dei Deputati, con gli ultimi efferati fatti di cronaca, la risposta di un rinnovato corso culturale deve essere avviata quanto prima”.
La tivù pubblica, secondo la Cims, ha una responsabilità in più nel saper segnare il passo anche per gli altri soggetti cui si rivolgono le riforme dell’Appello.
La Cims ha, pertanto, chiesto a Fico di “vigilare sulla piena conferma nel nuovo testo del contratto di servizio Pubblico 2013-2015, dei succitati 13 gli articoli già in vigore poiché essi nel loro insieme, e non in eventuali formule riduttive, costituiscono la nuova linea editoriale su cui Rai si è impegnata.”
Tuttavia è evidente, ha aggiunto la Cims, che “per avviare un nuovo corso culturale, non sarà importante soltanto la riforma delle regole o cosa si elimina dai palinsesti, ma quanto di innovativo verrà immesso nelle strade convergenti delle tecnologie mediali”.
“Quanto più plurale e non riduttiva sarà la galleria di “modelli femminili di riferimento” che sapremo offrire all’immaginario collettivo tanto più rapidamente saremo in grado di voltare pagina”.
“Per questo – continua la Cims – in attuazione degli articoli in vigore, abbiamo chiesto a Rai la sperimentazione di una serie di puntate sul “Talento delle donne”, con una redazione che fosse anche un tavolo di confronto in grado di coinvolgere le ampie rappresentanze delle risorse professionali che hanno sostenuto l’Appello, attive su tutto il territorio nazionale. Il 7 marzo 2012, nella sala degli arazzi di Viale Mazzini, il management Rai e il governo si dettero la mano annunciando pubblicamente l’imminente programmazione di una serie di trasmissioni sul Talento delle donne. Troppo lunga è l’attesa di questo importante segnale nel mentre si moltiplicano le notizie dei “femminicidi” più efferati”.
La Cims domanda spiegazioni ai vertici Rai sulla mancata realizzazione del programma e, rivolgendosi al presidente della Commissione di Vigilanza, chiede di “non disperdere quanto fino ad oggi conseguito, preservando la conferma integrale dei 13 articoli nel nuovo Contratto di Servizio 2013-2015 che dovrà a breve essere approvato, vigilando sulla Tivù pubblica affinché ne dia concreta attuazione, operando affinché la trasmissione sul “Talento delle Donne” sia programmata al più presto, dando un segnale tangibile che il servizio pubblico intende far emergere le storie reali delle migliaia di donne che vivono, lavorano, si impegnano nel nostro Paese dando un grande contributo di crescita a tutta la società”.
La promotrice dell’Appello Donne e Media ha concluso la sua lettera annunciando a Fico la disponibilità a dare “un contributo operativo sui temi esposti nell’ambito della sottocommissione permanente di accesso che, come da Lei affermato, ‘consente, in una certa percentuale, alle associazioni dei cittadini e ai piccoli movimenti di far sentire la propria voce in Rai'”.
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