Spettro radio, cruciale armonizzare l’assegnazione della banda 700 MHz: ‘L’Europa non ripeta gli errori del passato’

di Alessandra Talarico |

L’Europa dovrà evitare gli errori commessi con l’assegnazione della banda 800 MHz, effettuata attraverso aste non coordinate che hanno portato a un lancio a singhiozzo dei servizi e alla scarsa disponibilità di dispositivi compatibili.

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La crescita traffico internet a banda larga sulle reti mobili rende impellente l’assegnazione di nuovo spettro nella banda di frequenza sotto 1 GHz per i servizi LTE e LTE-Advanced. È cruciale, però, che l’assegnazione di questo spettro – in primis nella banda 700 MHz – avvenga in maniera il più possibile armonizzata a livello globale, così da consentire le adeguate economie di scala e facilitare il roaming internazionale.

È quanto ha sottolineato l’Istituto dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni in Europa (IDATE) nell’ambito dell’LTE Summit in corso ad Amsterdam.

Tali frequenze sono pregiatissime e, come richiesto dalla Commissione europea e dalla conferenza mondiale di Ginevra del 2012 (WRC-12), a partire dal 2015 dovranno essere disponibili anche per la banda larga wireless e non solo per la Tv.

Molti osservatori insistono che l’Europa non dovrà ripetere gli errori commessi con l’assegnazione della banda 800 MHz, effettuata attraverso aste non coordinate che hanno portato a un lancio a singhiozzo dei servizi e alla scarsa disponibilità di dispositivi compatibili.

“Il processo di armonizzazione in Europa dovrebbe essere chiaro con parametri tecnici precisi e una roadmap concreta, che prenda in considerazione anche le esigenze del mercato televisivo”, spiega IDATE, secondo cui il 2020 sembra una data ‘realistica’ per il lancio dei servizi LTE sulla banda 700 MHZ.

Ma, sottolinea l’Istituto, alcuni Paesi come la Francia e la Germania stanno già organizzando la vendita di queste frequenze per il 2015, anche se lo spettro sarà disponibile solo oltre quella data.

 

Secondo le previsioni di IDATE sarà sempre l’Asia-Pacifico a trainare la crescita dell’LTE nei prossimi tre anni.

Entro il 2016, sottolinea l’istituto, il numero di utenti dei servizi a banda larga mobile LTE dovrebbe raggiungere quota 915 milioni, per superare la soglia del primo miliardo di utenti l’anno successivo.

Il 41,6% di questi utenti sarà in Asia-Pacifico, seguito da Nord America (21,6%), Europa occidentale (15,8%), Africa-Medio Oriente (7,5%) ed Europa dell’est (4,9%).

 

 

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