Italia
“Senza l’impiego del satellite sarà difficile assicurare la banda larga e ultra larga sull’intero territorio italiano entro i tempi stabiliti dall’Europa“. La pensa così Renato Farina, Amministratore Delegato di Eutelsat Italia che stamani, a margine di un convegno a Roma, ha rivolto un messaggio al Governo Letta e al neo responsabile dell’Agenda Digitale Francesco Caio: “Chiediamo di partecipare alla definizione di specifici progetti di intervento sul territorio nell’ambito di un quadro di azione unitario“.
“Solo in questo modo – ha spiegato – è possibile completare la realizzazione delle nuove reti risparmiando tempo e risorse economiche ed evitando disparità tra le varie zone del paese. Il satellite, infatti, in diversi contesti particolarmente difficili, rappresenta l’unica soluzione sostenibile per garantire connessioni veloci e ultra veloci”.
L’Italia, infatti, secondo quanto emerge dal Rapporto sullo stato di avanzamento dell’Agenda digitale pubblicata dalla Commissione Ue (Leggi Articolo Key4biz), evidenzia un tasso di utilizzo della banda larga da rete fissa relativamente basso e una scarsa disponibilità di accessi alle reti NGN. Il nostro Paese resta, tuttavia, resta al di sopra della media europea per quanto riguarda la banda larga mobile.
La Ue sottolinea che l’Italia dovrebbe favorire gli investimenti in infrastrutture, al fine di aumentare la disponibilità di banda ultralarga. Un impegno che il Ministero dello Sviluppo economico intende adempiere, come è stato più volte ribadito sia dal Ministro Flavio Zanonato che dal Viceministro con delega alle Comunicazioni Antonio Catricalà (Leggi Articolo Key4biz).
“Nei giorni scorsi – ha ricordato Farina – la Commissione Europea ha annunciato un maggiore impegno per migliorare il ricorso al satellite che ha già contribuito a collegare il 4,5% della popolazione europea alla banda larga di base“.
Bruxelles ha, infatti, dichiarato che s’impegna a migliorare il ricorso al satellite laddove esso permetta di colmare le lacune residue (Leggi Articolo Key4biz).
Il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, ha espresso soddisfazione per i dati del Rapporto, i quali indicano che internet è adesso disponibile praticamente in tutta l’UE nella sua configurazione di base. Ma, ha aggiunto, “non possiamo permetterci di restare indietro”.
“Dai dati – ha poi precisato il Commissario Ue – emerge con chiarezza che il problema principale di quest’anno è stata la mancanza di investimenti nelle reti ultraveloci e che ancora non esiste un vero mercato unico delle telecomunicazioni. Il problema è chiaro e altrettanto chiara sarà la nostra risposta, che presenta un pacchetto di misure per il mercato unico delle telecomunicazioni.”
Le connessioni internet superveloci, sono, infatti, un requisito fondamentale per una crescita economica forte, per la creazione di nuovi posti di lavoro e prosperità, ma anche per garantire che gli utenti possano accedere a tutti i servizi che una società completamente digitalizzata è in grado di offrire. Purtroppo, però, spesso le condizioni orografiche, come per l’Italia, o di altra natura tecnica ed economica rendono difficilmente raggiungibili alcune aree geografiche. Il satellite si presenta sempre più come la soluzione, perché è in grado di arrivare ovunque, anche nelle zone più impervie e assicurare la piena copertura e con essa il superamento del digital divide.
Spetterà adesso al commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale, “Mister Agenda digitale”, Francesco Caio, trovare le giuste soluzioni per assicurare che l’Italia colmi il proprio gap tecnologico e realizzi concretamente i piani del governo per la digitalizzazione del Paese.
Il Decreto Fare rappresenta un grosso passo avanti per quanto riguarda la liberalizzazione del Wi-Fi (Leggi Articolo Key4biz).
Non sarà, infatti, più necessario registrarsi per utilizzare le reti Wi-Fi libere. Un piccolo passo avanti che leva l’obbligatorietà della procedura di autenticazione che in qualche modo limitata la diffusione delle reti libere per tutti i cittadini.