Irlanda
E’ partito oggi in Irlanda, a Lough Erne, il G8. I capi di Stato e di governo degli otto Paesi più industrializzati del mondo – Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Germania, Giappone, Canada e Russia – si troveranno per due giorni per discutere di alcune questioni urgenti, tra le quali sicuramente la Siria (previsto un incontro molto delicato tra Obama e Putin) e il Datagate, viste le recenti rivelazioni secondo le quali anche le ‘Grandi Potenze’ furono spiate nel 2009 in occasione del G20 di Londra (Leggi Articolo Key4biz).
L’argomento centrale di questo G8 resta la lotta all’evasione fiscale. I britannici sono determinati ad accelerare nel piano di contrasto e negli scambi economici mondiali.
Il Primo ministro britannico David Cameron, giusto per dare dimostrazione del proprio impegno, ha firmato sabato un accordo contro l’evasione fiscale con alcuni territori oltremanica che prevede una serie di azioni destinate a promuovere la trasparenza e gli scambi d’informazione tra le autorità tributarie dei diversi Paesi.
Oggi il premier Enrico Letta ha incontrato il presidente USA Barack Obama, a margine dei lavori del G8. In precedenza, Letta aveva incontrato in un altro bilaterale il primo ministro canadese Stephen Harper. “Primo ministro è un piacere incontrarti al tuo primo G8“, ha detto Harper stringendo la mano di Letta davanti ai fotografi. “Fra Italia e Canada c’è una relazione davvero speciale, abbiamo molti italo-canadesi“, ha aggiunto. “Una relazione da rafforzare“, ha risposto Letta.
Il G8 si apre anche all’insegna della polemica tra il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, e la Francia che ha chiesto e ottenuto l’esclusione dell’audiovisivo dai trattati di libero scambio con gli USA.
Oggi Barroso ha definito la posizione dei francesi, ‘reazionaria e anti-globalizzazione’ (Leggi Articolo Key4biz). Il Presidente Hollande non ha raccolto la provocazione e ha smorzato la polemica. Ai cronisti che lo attendevano all’ingresso del G8, ha commentato: “Non posso credere che il presidente Barroso abbia fatto simili dichiarazioni sulla Francia”.
La Commissione Ue premeva per includere l’audiovisivo nel mandato di negoziazione per non avere ‘chiusure’ da parte degli Stati Uniti su altre parti delle trattative. Ma la Francia è stata irremovibile.
“Con Obama – ha detto Barroso a Lough Erne – daremo oggi il via libera all’avvio dei negoziati” per l’accordo di libero scambio Ue-Usa. A luglio potrebbero già partire “i colloqui formali”, ha precisato Barroso. I tempi non sono prevedibili ma, ha aggiunto, “penso che ci vorranno un paio d’anni”. L’importante, ha sottolineato, è che ci sia la “volontà politica“.
Domani la seconda e conclusiva parte del summit partirà con un focus sul terrorismo per proseguire con le priorità dell’agenda di Cameron che ha posto le “Tre T” – Trade, Tax and Transparency- come leitmotiv del vertice di Lough Erne tentando di rilanciare la lotta all’evasione e segnare un passo avanti nella battaglia contro i paradisi fiscali.