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Samsung, primo produttore mondiale di cellulari, sta registrando la peggiore settimana dell’anno in Borsa, dopo il taglio delle stime sulle vendite del Galaxy S4 operato da JPMorgan e Morgan Stanley.
Le due banche d’affari hanno tagliato, rispettivamente di un quarto e un sesto le stime di vendita, a circa 60 milioni di unità nel 2013, e il target price del 6% e del 3%, portando il titolo della società a perdere circa il 10% in una settimana.
Il calo in Borsa riflette il fatto che i profitti di Samsung dipendono sempre più dai cellulari, nonostante l’azienda operi in diversi mercati – dai televisori agli elettrodomestici: nel primo trimestre di quest’anno, l’utile operativo è cresciuto del 54% a 6 miliardi di euro. Il 70% di questa cifra è stata generata dalla divisione IT and Mobile Communications.
Il fatturato è aumentato del 16% a 36,5 miliardi di euro, mettendo in evidenza i forti margini operativi generati dal Galaxy S3.
Nei prossimi due anni, secondo le stime degli analisti, due terzi dell’utile operativo sarà generato dai cellulari, secondo gli analisti.
La concorrenza nel segmento degli smartphone è in forte crescita e avrà di certo un impatto sui margini, ma non è un fatto nuovo. Samsung, del resto, non si è concentrato su un solo modello, offrendo diverse alternative nelle varie fasce di prezzo e questa strategia offre un riparo dall’erosione dei margini, rispetto a chi – come Apple – si è concentrata invece su un solo modello.
Pur avendo tagliato le stime sulle vendite, pertanto, gli analisti di JPMorgan e Morgan Stanley hanno comunque ritoccato al rialzo di un quarto il prezzo delle azioni, in linea con altri analisti.
