Roaming, la Francia all’attacco. Pellerin: ‘L’abolizione colpo troppo duro per le casse delle telco’

di Alessandra Talarico |

Per il direttore generale dell’Arcep, Beonit Loutrel, l’abolizione del roaming è un risultato a cui si arriverà con la realizzazione del mercato unico digitale, non uno strumento per realizzarlo.

Unione Europea


Fleur Pellerin

Come ha ribadito anche oggi Neelie Kroes, la Commissione presenterà a breve le misure per il mercato unico delle tlc (Leggi articolo Key4biz). Ma la strada per l’agguerrito Commissario europeo appare tutta in salita, dopo la levata di scudi del ministro francese all’economia digitale Fleur Pellerin che ha espresso la contrarietà del governo d’oltralpe alle proposte della Commissione sul mercato unico.

A preoccupare il ministro francese è, in particolare, l’intenzione della Kroes di andare avanti con l’abolizione delle tariffe di roaming (Leggi articolo Key4biz): “la fine del roaming in Europa – ha detto la Pellerin – sarebbe un colpo molto duro per i margini degli operatori”.

Una posizione, questa, condivisa dal regolatore del mercato: per il direttore generale dell’Arcep, Benoît Loutrel, “non si può decretare la fine del roaming. è un risultato a cui si arriverà con la realizzazione del mercato unico digitale, non uno strumento” per realizzarlo.

 

Se l’armonizzazione delle regole dei diversi Stati è un prerequisito del mercato unico, resta il fatto che ciascuna parte in causa tiene molto alle proprie prerogative: gli Stati che attribuiscono le licenze (e ne incassano i proventi), i regolatori nazionali – che fissano le regole per il settore – e Bruxelles, in qualità di ‘gran coordinatore’.

La transizione dall’attuale patchwork a un set unico di regole e opportunità appare dunque alquanto irta di ostacoli.

Come farà la Commissione a mettere d’accordo tutti? Gli operatori alle prese con un mercato eccessivamente frammentato chiedono di essere messi nelle condizioni di sfruttare le economie di scala di un mercato di 500 milioni di utenti, i Governi si oppongono alla possibilità di cedere altri poteri a Bruxelles, i regolatori non sembrano disposti a demandare le loro funzioni a un’Authority comunitaria.

 

Le nuove misure per il mercato unico verranno presentate entro luglio: nelle intenzioni della Kroes si avrà così tutto il tempo necessario per appianare le divergenze in essere e arrivare all’approvazione di nuove norme entro la scadenza dell’attuale esecutivo.

Il Commissario ha più volte affermato che non mollerà la presa sui Governi Ue fino a quando non otterrà il risultato, ma dall’ultimo Consiglio Ue sulle tlc è emerso non poco scetticismo da parte degli Stati membri su diversi punti, quali la necessità di legiferare ancora in questo campo. Alcuni ministri hanno espresso preoccupazione sulla possibile concentrazione di potere di mercato nelle mani di poche compagnie e hanno evidenziato la necessità di tenere conto delle specifiche condizioni dei diversi Stati membri.

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