Italia
I vertici della FITCE – Federazione degli ingegneri di telecomunicazioni dell’Unione Europea – di Italia, Grecia e Spagna parteciperanno il prossimo 14 giugno al convegno “Agenda digitale: stato e prospettive verso il 2020”.
L’evento, ospitato dal Politecnico di Milano, si pone come piattaforma di comunicazione e collaborazione tra i paesi dell’area del Mediterraneo, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise ai problemi e ai ritardi tecnologici, superando i confini nazionali per un progresso globale.
L’incontro, che verrà replicato anche a Novembre 2013 in Spagna, ha infatti lo scopo di rinforzare la collaborazione e la cooperazione tra le tre associazioni in materia di telecomunicazioni e sviluppo tecnologico nei rispettivi Paesi, con possibili proiezioni anche verso le altre aree del Mediterraneo.
Nell’ambito del convegno le delegazioni FITCE di Italia, Spagna e Grecia, presenteranno un nuovo progetto, chiamato Euro Med Telco, basato sulla condivisione delle differenti esperienze e diverse culture tecnologiche e di telecomunicazioni nell’area mediterranea e sull’approccio collaborativo tra i diversi Paesi che vi si affacciano.
“L’occasione di questo incontro congiunto tra le nostre tre Associazioni, consente di verificare l’effettiva praticabilità di soluzioni IT e TLC a sostegno dello sviluppo tecnologico di tre nazioni che, in grado diverso, stanno attraversando momenti critici in ambito economico e sociale” dichiara Maurizio Mayer, Presidente della AICT, Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni, ramo italiano di FITCE.
Andrea Penza, vicepresidente di AICT e Former President di FITCE Europa, sottolinea la necessità di aprire un nuovo ciclo di innovazione, su basi innovative e non più’ soltanto legate ad aspetti puramente tecnologici: “In una Europa che, dopo 50 anni, è alla ricerca di una nuova coesione e di una unità mai pienamente realizzata, gli aspetti economici, le capacità di investimento dei soggetti preposti allo sviluppo, i nuovi modelli di business che si stanno imponendo come frutto della globalizzazione, debbono spingere la Fitce a rivedere i suoi obiettivi e a ripensare la propria collocazione all’interno del panorama europeo legato allo sviluppo dell’ICT e delle nuove telecomunicazioni. E’ una sfida complessa ma fortemente motivante che ci accingiamo a vivere da protagonisti con competenza, professionalità e privilegiando innovazione e creatività”. (A.T.)