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Brevetti, vittoria per Samsung: bloccate le importazioni di iPhone 4 negli Usa, mentre Obama dichiara guerra ai ‘patent troll’

Stati Uniti


Samsung ha segnato un punto a suo favore molto importante nell’annosa battaglia sui brevetti in corso contro Apple: la Commissione Usa sul Commercio internazionale (ITC) ha infatti imposto un divieto di importazione su alcuni dispositivi del gruppo californiano.

L’ITC ha accolto la richiesta del gruppo coreano, secondo cui l’iPhone 4, iPhone 3G, iPad 3G e iPad 2 3G commercializzati da AT&T violano un brevetto relativo al sistema usato per consentire ai dispositivi di trasmettere diversi servizi simultaneamente e correttamente sulle reti wireless. La tecnologia in questione è essenziale per l’interoperabilità tra dispositivi.

 

I più recenti modelli, come l’iPhone 5 non sono stati inclusi nell’interdizione.

La decisione è stata ora trasmessa alla Casa Bianca che ha due mesi di tempo per decidere se bloccarla o meno per ragioni di pubblico interesse.

Nel corso di questi 60 giorni Apple potrà continuare a vendere i prodotti incriminati.

Apple ha comunque annunciato che ricorrerà in appello per chiedere l’annullamento della decisione che, tra l’altro, contraddice il parere preliminare del giudice ITC che, a settembre dello scorso anno, aveva rigettato il ricorso presentato dalla società coreana.

“Siamo delusi dal fatto che la Commissione abbia ribaltato una precedente sentenza e abbiamo intenzione di fare appello”, ha spiegato la portavoce Kristin Huguet, specificando che la decisione “…non ha alcun impatto sulla disponibilità dei prodotti Apple negli Stati Uniti”.

 

“La decisione finale dell’ITC conferma che Apple ha preso l’abitudine di appropriarsi illecitamente delle innovazioni tecnologiche di Samsung”, afferma invece la società coreana in una nota.

 

La causa in questione si fonda sulla “section 337” della legge sul commercio che mira a impedire la concorrenza sleale di prodotti importati negli Stati Uniti. In caso di comprovata infrazione, l’ITC può vietare l’importazione dei prodotti incriminati.

Nell’ampio contenzioso che vede le due società opposte in 10 tribunali di diversi paesi, Samsung è stata già condannata da un giudice californiano al pagamento di una multa da 1,05 miliardi di dollari (poi dimezzata) per aver violato sei brevetti Apple.

 

La sentenza arriva nel giorno in cui il presidente Barack Obama ha annunciato una serie di importanti iniziative – cinque azioni esecutive e sette raccomandazioni legislative – volte a frenare i ‘patent troll‘, ossia quelle società che non fanno innovazione, ma acquistano brevetti per poi concederli in licenza o innescare contenziosi in tribunale.

Si tratta di una decisione insolita per la Casa Bianca, che raramente interviene su problemi legati al sistema giuridico. Dietro questa mossa, secondo il Wall Street Journal, ci sarebbe la pressione di diverse lobby del settore tecnologico, finanziario e retail.

“Abbiamo saputo che alcune delle principali aziende del Paese spendono più per difendersi in tribunale che in Ricerca e Sviluppo”, ha sottolineato un funzionario del Governo, secondo cui i patent troll “stanno danneggiando la crescita economica e impedendo alle aziende di innovare”.

 

Secondo i dati dell’American Intellectual Property Law Association, i costi per difendersi da un’accusa di violazione di brevetto variano da 650 mila dollari per i casi minori fino a 5 milioni di dollari.

 

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