Italia
Per l’asta delle frequenze del digitale terrestre “tutto è pronto“. Ad affermarlo è il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, davanti alle commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato.
“Al fine di assicurare l’uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio, nonché per aprire il mercato di radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale a
soggetti nuovi entranti, assegneremo – ha precisato il Ministro – nuovi diritti di uso per frequenze televisive nazionali tramite un’asta con offerte economiche a rilanci competitivi”.
Zanonato ha parlato in audizione anche del rinnovo del Contratto nazionale di servizio Rai 2013-2015, sostenendo che sarà una “grande occasione di novità e discontinuità rispetto al passato”.
Il rinnovo del contratto sarà, secondo Zanonato, un “testo importante che dovrà essere innovativo, ovvero capace di rispondere alle crescenti richieste del pubblico in termini di interattività, cross-medialità, inclusione, pluralismo, senza mai rinunciare alla qualità dell’offerta culturale”.
Il Ministro dello Sviluppo economico ha parlato anche dell’Agenda digitale, definendolo “uno strumento di trasparenza e semplificazione che permetterà di ridurre tempi e costi”.
Per questo, ha ribadito Zanonato, “è fondamentale accelerare l’attuazione dell’Agenda digitale sotto un unico e autorevole punto di riferimento”.
“Penso – ha poi aggiunto – alla Presidenza del Consiglio. Come Ministero dello Sviluppo economico vorremmo far parte di questa partita, svolgendo una parte significativa di questo lavoro”.
“L’economia digitale – ha osservato Zanonato – è uno straordinario volano di competitività per superare la crisi. Sulle reti di comunicazione elettronica si gioca il futuro“.
I servizi di banda larga e ultra larga sono “imprescindibili” in linea col piano Ue Horizon 2020: “Lavoreremo per dare celere attuazione a tutti i decreti previsti dal Decreto Crescita 2.0″.
Zanonato ha, quindi, annunciato che entro la metà del mese, verranno prese delle misure per la semplificazione, perché “gli oneri e i procedimenti farraginosi cui molto spesso sono sottoposte le imprese sono intollerabili”.
Oggi, ha detto ancora, “la frammentazione delle competenze amministrative genera complicazioni e duplicazioni, consolida l’immagine di una burocrazia nemica delle imprese”.
Importante per il Ministro anche l’accesso al credito che è la principale priorità delle imprese italiane: “Il blocco del credito è il principale terreno dove intervenire per riattivare la crescita”.
Zanonato ha ricordato che dalla fine del 2011 a oggi i prestiti alle imprese da parte delle banche sono scesi di quasi 60 miliardi di euro e le ‘‘imprese italiane pagano in media interessi sui prestiti pari a 200 punti base in più rispetto alle aziende tedesche”.
“Riattivare il circuito del credito – ha concluso Zanonato – è indispensabile per far ripartire gli investimenti e l’attività produttiva”.