Francia
Che posizione prenderà il governo francese dopo le pesanti dichiarazioni del Ministro alla Cultura, Aurélie Filippetti, che ha accusato Amazon di dumping?
La questione si presenta alquanto spinosa. Intanto perché la compagnia americana ha trovato forti appoggi in alcuni politici d’oltralpe che hanno sostenuto la sua crescita nell’Esagono.
Ma se è vero che nella vendita di libri, la società pratica una reale concorrenza sleale (consegna gratuita, sconti del 5% sui prezzi di copertina, sede sociale a Lussemburgo), è altrettanto vero che in Francia ha creato molti posti di lavoro (Leggi Articolo Key4biz).
Lo scorso anno è stata aperta una piattaforma logistica a Saône-et-Loire e a luglio si apriranno i cancelli di un nuovo centro, stavolta nel nord del Paese, per un totale di 2.500 nuove occupazioni.
In un periodo di forte crisi economica, poter contare su un gruppo hi-tech che crea lavoro, diventa vitale. Non la pensano però così le librerie francesi, che hanno più volte denunciato la condotta anti-competitiva di Amazon, che non solo riceve incentivi finanziari dallo Stato, ma non paga le tasse in Francia, avendo sede a Lussemburgo e pagando quindi l’IVA sui libri al 3% contro il 5,5% della Francia (Leggi Articolo Key4biz).
“Il settore del libro – ha detto il Ministro a Bordeaux in occasione di un incontro con le librerie – è destabilizzato da alcuni siti che usano tutti gli strumenti in loro possesso per entrare sul mercato francese ed europeo“.
“Siamo stanchi di vedere Amazon che, ricorrendo a pratiche il dumping, taglia i prezzi per poter entrare nei mercati per poi farli risalire una volta stabilito il suo quasi monopolio”, ha commentato. I piccoli rivenditori non hanno mezzi così potenti per concorrere alla pari. “Tutto ciò sta distruggendo le librerie“, ha rilanciato la Filippetti, promettendo d’intervenire in tempi rapidi contro l’azienda.
Il Ministro s’è anche impegnato a lanciare un nuovo piano di sostegno alle librerie con 9 milioni di euro, al quale lo Stato contribuirà con 2 milioni di euro per gli editori. Prevista anche la riduzione dell’IVA al 5% dal 1° gennaio 2014.
A tutto ciò bisogna poi aggiungere che Amazon è indagata in Francia per evasione fiscale. Il fisco reclama 250 milioni di dollari (200 milioni di euro circa) per gli anni 2006-2010 (Leggi Articolo Key4biz).
Secondo Euromonitor, il fatturato reale che Amazon realizza in Francia si colloca intorno a 1,63 miliardi di euro ma dichiara solo 110 milioni. Nel 2011, il gruppo ha pagato solo 3,3 milioni d’imposte in Francia.
Il Ministro alle attività produttive Arnauld Montebourg non ha mai commentato la condotta di Amazon, preferendo invece complimentarsi per i posti di lavoro creati nel Paese.
In molti si chiedono se sarà presente all’apertura nella nuova base logistica di Lauwin-Planque che avverrà tra qualche giorno.