Unione Europea
La politica industriale europea e la sua implementazione sono state al centro dell’intervento di Antonio Tajani, Commissario Ue per Industria e Imprenditoria, alla Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia).
“Abbiamo fatto passi significativi – ha detto Tajani – nell’attuazione degli interventi concreti previsti dalla comunicazione. Tra azioni adottate e avviate ne possiamo contare oltre quaranta”.
Sono state istituite le “task force” per l’attuazione delle sei linee di azione prioritarie per l’innovazione industriale; con la definizione delle rispettive tabelle di marcia, degli obiettivi e delle tempistiche, che avranno il compito principale di individuare i mezzi per accelerare gli investimenti nei sei settori prioritari.
Il Piano d’azione per l’imprenditorialità è stato adottato a gennaio. Obiettivo: liberare il potenziale imprenditoriale dell’Ue, eliminare gli ostacoli esistenti, semplificare e rivoluzionare la cultura imprenditoriale europea.
La Commissione ha, inoltre, proposto una riforma degli strumenti di difesa commerciale per tutelare meglio gli interessi legittimi delle imprese – soprattutto le PMI – vittime di pratiche sleali.
Dopo il Libro verde del gennaio 2012 “Ristrutturare e anticipare i cambiamenti“, la Commissione presenterà, entro la fine dell’anno, un quadro di riferimento con le migliori pratiche la seguire per favorire questo processo.
Il 6 giugno è fissata una conferenza ad alto livello sulla politica industriale, per fare il punto sui progressi compiuti e sui temi da approfondire.
A settembre sarà presentato al Consiglio un resoconto completo dei progetti realizzati in attuazione della comunicazione e un aggiornamento sulla competitività dell’industria europea.
“E’ il momento – ha sottolineato il Commissario Ue – di portare avanti con ancora più forza e determinazione azioni per la crescita, l’occupazione, soprattutto giovanile, e la competitività industriale. L’industria porta crescita, innovazione e occupazione”.
Le discussioni tematiche del Consiglio europeo su energia, innovazione, agenda digitale, e le due su competitività e politica industriale (a giugno 2013 e febbraio 2014), testimoniano l’importanza e l’urgenza che si attribuisce alla messa in campo di tutte le misure per un’industria europea forte e competitiva.
Per Tajani, il Consiglio competitività può e deve giocare un ruolo importante nel preparare queste discussioni, e deve rafforzare il proprio ruolo, fino a diventare il “contraltare” dell’ECOFIN.
“Bisogna lavorare per un “Industrial Compact” con pari dignità rispetto alle tematiche fiscali e di consolidamento di bilancio”.
“In assenza, nel Trattato, di una forte base giuridica “politica industriale”, infatti, l’Europa può riuscire a rimettere l’industria al centro delle proprie politiche solo grazie ad uno stretto coordinamento e coerenza con altre politiche comunitarie e nazionali come quelle ambientale e per il clima, la politica di concorrenza, la politica commerciale”.
Riguardo alle PMI, Tajani ha fatto sapere che la Commissione ha deciso di non modificarne la definizione attuale che oggi copre più del 99% delle imprese Ue e quasi ¾ dell’economia europea in termini di occupazione.
Il Commissario ha quindi ringraziato per l’atteggiamento costruttivo e il sostegno che la Commissione ITRE ha dimostrato per il programma COSME e per le PMI, in generale.
“Il testo di compromesso per COSME consente di affrontare in modo diretto ed efficace i principali problemi che affliggono le PMI: la dotazione degli strumenti finanziari, la restituzione a COSME dei rimborsi in quanto strumento a favore delle PMI innovative e a forte crescita, e l’elaborazione di azioni per la rete Imprese Europa“.
Ringraziamenti anche al Parlamento per il sostegno alle PMI anche nel contesto dei negoziati di Orizzonte 2020.
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