Digitale: frena il mercato mondiale. Vendite televisori in calo del 7%

di Alessandra Talarico |

Secondo Idate, sembra ormai poco probabile che si torni ai livelli di crescita della metà degli anni 2000, salvo per i nuovi servizi OTT che registrano tutti crescite nell’ordine del 20%.

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Dopo due anni di ripresa, i mercati del digitale – telecomunicazioni, informatica, Tv ed elettronica di consumo – hanno registrato una vistosa frenata a livello mondiale. È quanto rileva il Rapporto annuale dell’Istituto dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni in Europa (Idate) che stima in 3.169 miliardi di euro il fatturato complessivo, in crescita del 2,7% nel 2012, a fronte di una crescita del 4,3% nel 2011.

 

La crescita, sottolinea il direttore generale dell’istituto, Yves Gassot, presenta evidenti disomogeneità, con l’area dell’Africa e del Medio Oriente che fa segnare un +8,2%, seguita dall’America Latina (+5,2%) e dall’Asia Pacifico (+3,9%). Il Nord America segna una crescita del 2,5% mentre l’Europa è ancora in stagnazione (+0,1%, contro lo 0,9% del 2011).

 

In termini di ‘valore’, il mercato più importante resta comunque il Nord America, che ha generato 939 miliardi di euro, mentre l’Europa, con 869 miliardi di euro, è stata superata dall’Asia Pacifico con un fatturato di 913 miliardi di euro.

Nonostante la forte crescita, i mercati dell’America Latina e dell’Africa Medio Oriente restano marginali con, rispettivamente, un valore generato di 272 e 176 miliardi di euro.

 

Guardando nel dettaglio i diversi settori che compongono il mercato del digitale, si nota una “severa contrazione del segmento delle apparecchiature”: i televisori pagano lo scotto più pesante, con un calo del 7%.

 

Per quel che concerne, infine, il mercato dei servizi, sembra ormai poco probabile che si torni ai livelli di crescita della metà degli anni 2000, “salvo per i nuovi servizi OTT” che registrano tutti “crescite nell’ordine del 20%”.

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