Stati Uniti
La Commissione americana per il commercio internazionale (ITC) ha dato definitivamente ragione a Microsoft: la Xbox 360 non viola i brevetti Motorola.
“L’indagine è chiusa”, ha annunciato l’ITC in una nota in cui riferisce di aver respinto la denuncia presentata da Motorola Mobility nel 2010 e già giudicata non valida in via preliminare dal giudice David Shaw a marzo.
Motorola, ora divisione di Google, accusava Microsoft di aver violato 5 brevetti rispondendo, in realtà, alla decisione di Microsoft di citare in giudizio l’azienda per violazione di alcuni suoi brevetti negli smartphone Android.
I fatti risalgono al 2010, circa un anno prima che Google acquisisse Motorola per 12,5 miliardi di dollari, ricevendo nel ‘pacchetto’, anche 24 mila brevetti.
Successivamente, 4 dei brevetti che sarebbero stati utilizzati abusivamente da Microsoft nella Xbox 360 sono stati ritirati dalla causa: due erano scaduti e gli altri erano coperti dall’accordo tra Google e la Federal Trade Commission, in base al quale l’azienda si impegnava a non usare i brevetti di Motorola per bloccare prodotti concorrenti (Leggi articolo Key4biz).
L’unico brevetto rimasto in causa riguardava la comunicazione senza fili tra la Xbox e i suoi accessori.
Una vittoria di Motorola avrebbe permesso al produttore di chiedere il blocco delle importazioni negli Usa delle console Xbox, che vengono fabbricate in Cina, o anche di obbligare Microsoft a sottoscrivere un accordo di licenza.
“E’ una vittoria per i clienti delle Xbox che conferma la nostra convinzione secondo cui Google non ha alcuna ragione per bloccare i nostri prodotti”, ha dichiarato Microsoft in un comunicato.
Nei giorni scorsi, Microsoft ha presentato la nuova versione – la terza – della celebre console che conta 46 milioni di utenti, con vendite che sono cresciute del 18% in un anno.
‘Xbox One‘, così è stata battezzata, è stata progettata per offrire una generazione completamente nuova di giochi, spettacoli televisivi e intrattenimento, attraverso un unico e potente dispositivo all-in-one.