Europa
L’Europa si conferma, come da tre anni a questa parte, il maggiore mercato per l’ecommerce B2C (ossia il commercio elettronico con vendita diretta ai consumatori), con un fatturato di 311,6 miliardi di euro nel 2012, in crescita del 19% rispetto al 2011, e che raddoppierà nel giro di 3 anni, arrivando a quota 625 miliardi nel 2016, grazie prevalentemente alla crescita delle vendite dai dispositivi mobili.
È quanto emerge dal rapporto Europe B2C Ecommerce Report 2013 di Ecommerce Europe, secondo cui il mercato globale dell’eCommerce B2C vale 889 miliardi di euro.
Il mercato europeo, rivela il report, è dominato da Regno Unito (96 miliardi di euro), Germania (50 miliardi) e Francia (45 miliardi), che insieme hanno generato il 61% delle vendite ma i Paesi che segnano la crescita maggiore sono quelli del centro e sud Europa.
Nello specifico, l’Europa occidentale (UK, Francia, Benelux e Irlanda) è la regione che ha generato il maggiore fatturato (160,8 miliardi, pari al 51,6% del totale).
L’Europa centrale – che include Germania, Austria, Svizzera e Polonia – ha generato un fatturato di 76,3 miliardi, pari al 24,5%.
Il Sud Europa ha superato i Paesi nordici e rappresenta la terza regione con un fatturato di 33,2 miliardi (10,7% del totale) e una crescita del 33,6%.
I Paesi del nord – Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Islanda e paesi baltici – hanno generato un fatturato di 28,7 miliardi, pari al 9,2% del totale.
La regione orientale, Russia in testa, ha registrato una crescita del 37%, raggiungendo un fatturato di 12,6 miliardi, il 4% del totale.
Est e Sud Europa – incluse Spagna, Italia, Portogallo, Grecia e Turchia – sono le due regioni con il maggior numero di mercati eCommerce emergenti.
Secondo Ecommerce Europe, l’economia internet ha rappresentato il 3,5% del PIL europeo che nel 2012 è stato di 16 trilioni di euro. L’apporto del web, stima la società, raddoppierà da qui al 2016 e triplicherà entro il 2020.
Il numero di posti di lavoro creati direttamente e indirettamente dall’eCommerce B2C è stimato in 2 milioni: un numero destinato a crescere di pari passo con l’aumento della penetrazione di internet e la prevista crescita del mercato dell’eCommerce B2C.
Il numero di siti che effettuano vendite online è arrivato nel 2012 a quota 550 mila con un tasso di crescita del 15-20% l’anno, destinato anche questo ad aumentare trainato da paesi come l’Italia, la spagna, la Polonia, la Russia e l’Ucraina – che si avviano velocemente a colmare il gap coi mercati del centro e nord Europa.
A raccogliere i frutti di questo boom anche i servizi postali e i corrieri privati: Ecommerce Europe stima infatti che il numero di pacchi consegnati sui mercati nazionali ed oltre confine ha raggiunto quota 3,5 miliardi.
“La crescita dell’eCommerce è costante anno dopo anno e ha superato la crescita delle vendite attraverso i canali tradizionali. Le vendite online rappresentano uno dei principali motori della sofferente economia europea. Sussistono tuttavia evidenti differenze tra le diverse regioni, anche sei molti paesi stanno facendo rapidi progressi”, sottolineano gli analisti.
Il mercati europei hanno generato il 35,1% delle vendite globali, contro il 33,1% del Nord America (Canada e Usa) – dove si registrato un fatturato di 294,2 miliardi di euro – e il 25,6% dell’Asia Pacifico (227,8 miliardi), regione, quest’ultima, che segna però la crescita più veloce rispetto al 2011.
Seguono l’America Latina, con un giro d’affari di 42,1 miliardi di euro (4,7% del totale) e i paesi dell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) con 10,8 miliardi di fatturato e una market share dell’1,2%.
Nei prossimi anni, spiegano infine gli analisti, la crescita delle vendite sarà determinata in gran parte dalla “spettacolare crescita del mobile commerce”. Nel Regno Unito, già lo scorso anno le vendite da dispositivi mobili hanno raggiunto il 12% del totale, rispetto al 5% del 2011.
In Scandinavia, la percentuale dell’mCommerce è dell’8% e in Francia del 2%.
Negli Usa, invece, le vendite da mobile è raddoppiata rispetto al 2011 per raggiungere il 10%.
“In Europa – conclude l’analista Wijnand Jongen – il 47,6% dei cittadini ha uno smartphone. I consumatori sono sempre connessi, possono cercare e acquistare qualsiasi cosa dove e quando vogliono. Una sfida interessante per gli imprenditori che riusciranno a saltare su questo treno”.