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Spin-off e Ipo per la divisione entertainment di Sony? Il CEO Kazuo Hirai fa sapere che sarà “studiata con attenzione in Cda” la proposta presentata in questo senso da Dan Loeb, capo dell’hedge fund diventato il maggior singolo azionista della società.
Loeb sostiene, infatti, il progetto di quotare in Borsa fino al 20% delle attività discografiche e cinematografiche di Sony, molto redditizie, al fine di raccogliere denaro fresco che potrebbe, in parte, essere investito per risanare il business dell’Elettronica di largo consumo.
Inizialmente il CEO, di origini nipponiche ma cresciuto in America, non sembrava d’accordo con questa ipotesi, ma adesso è apparso più aperto all’idea di considerare un’Ipo e ha fatto sapere che la sollecitazione non richiesta sarà sottoposta al board che deciderà collettivamente se l’iniziativa sia nel migliore interesse della società e dei suoi azionisti.
La potenziale scissione tra hardware e contenuti non è però guardata con favore all’interno di Sony, nonostante il piano di rilancio aziendale presentato ieri non sia così entusiasmante.
Da quando ha preso in mano le redini di Sony, Kazuo Hirai ha promesso che avrebbe portato l’azienda fuori dalla crisi e riportato in utile il business dell’Elettronica che da anni registra pesanti perdite. Ieri il CEO ha dovuto ammettere d’essere riuscito solo in parte nella propria missione.
Grazie a diverse cessioni e a un tasso di cambio favorevole, il gruppo ha chiuso a marzo il bilancio con un piccolo utile netto (43 miliardi di yen), ma la divisione che produce i televisori Bravia, le fotocamere e la PlayStation, ha perso 134 miliardi di yen (1,1 miliardi di euro) nell’anno fiscale.
Hirai ha promesso che l’elettronica tornerà profittevole quest’anno. Il suo obiettivo è concentrarsi su quel segmento che negli ’80-’90 ha reso famoso il marchio.
Oggi la maggior parte dei profitti arriva dalle attività finanziarie e da quelle assicurative, oltre che dalla divisione Entertainment, che raggruppa gli studios cinematografici e la produzione musicale.
Per recuperare terreno, Sony conta sulle vendite di smartphone, tablet Xperia, videogame e apparecchiature medicali.
La società ritiene che questi segmenti potrebbero generare entro due anni quasi il 65% delle vendite totali dell’Elettronica nonostante il contesto economico internazionale resti difficile.
Sony ha ammesso d’aver ritoccato al ribasso gli obiettivi sulle vendite delle fotocamere, degli smartphone e dei tablet. Così come ha ridotto le stime del margine operativo della divisione videogame al 2% dal precedente 8%.