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Google: botta e risposta con Microsoft sull’app Youtube. Dal palco del Moscone Center, Larry Page attacca anche Oracle

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Le azioni di Google hanno superato ieri la soglia dei 900 dollari, chiudendo per la prima volta a quota 915 dollari, quasi il doppio rispetto a un anno fa. La capitalizzazione di mercato della società ha quindi superato la barra dei 300 miliardi di dollari, anche questo un record.

A sorpresa, sul palco della Conferenza annuale Google I/O al Moscone Center di San Francisco è arrivato ieri anche il co-fondatore Larry Page che alcuni giorni fa ha reso noto – rivelandolo su Google+ – di essere stato colpito da una rara forma di paralisi alle corde vocali, manifestatasi per la prima volta 14 anni fa e di cui i medici non sono riusciti a comprendere la causa.

 

La sessione di domande e risposte con gli sviluppatori, dedicata generalmente agli approfondimenti sulla nuova lineup di prodotti (lo scorso anno furono presentati i Google Glass), ha quindi preso una piega un po’ diversa rispetto agli altri anni. “Avrei dovuto parlarne prima”, ha detto Page, per fugare le continue indiscrezioni sul suo stato di salute, rese più insistenti dal fatto che da circa un anno non compariva più ai grandi eventi organizzati dal gruppo.

 

Dal palco del Moscone Center, Page si è quindi voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: innanzitutto ha attaccato Oracle per la sua politica dei brevetti software (a febbraio Google è stato riconosciuto colpevole di aver violato un patent Java). “Sono molto più attaccati ai soldi che interessati a collaborare”, ha detto Page.

 

Con Microsoft, invece, la polemica è incentrata sull’app YouTube per Windows Phone: Google ha chiesto al colosso di Redmond di rimuoverla e di disabilitare i download perchè viola le API, non consentendo la visualizzazione di inserzioni pubblicitarie, fonte primaria di reddito per la società di Mountain View e per i creatori di contenuti .

“Sfortunatamente, bloccando la pubblicità e abilitando il download di video, la vostra app interrompe un importante flusso di reddito per i creatori, danneggiando l’intero ecosistema YouTube”, si legge nella Google indirizzata a Todd Brix di Microsoft.

Page, dal palco della conferenza ha sottolineato che questi ‘atteggiamenti negativi’ ostacolano l’innovazione.

Microsoft, che inizialmente si era lamentato del rifiuto di Google di permettere a Windows Phone di accedere ai metadata YouTube, ha risposto spiegando che sarebbe felice di includere l’advertising nella sua app “ma abbiamo bisogno che Google ci faccia accedere alla sua API”.

“Alla luce dei commenti di Larry Page che chiede maggiore interoperabilità e meno negatività, ci auguriamo di poter risolvere questo problema insieme per i nostri clienti comuni”, ha fatto sapere un portavoce di Microsoft.

 

Tra le novità di quest’anno, il servizio di musica a pagamento (Leggi articolo Key4biz) nuovi contenuti e app mobili per gli insegnanti, ma soprattutto al centro dell’attenzione gli sviluppi dei servizi web esistenti come Google Maps, Google Play, Hangouts e il motore di ricerca.

Le nuove Maps saranno più intuitive e utili, ha spiegato la società, sottolineando che i programmi delle mappe per gli sviluppatori (Api) sono visitati da 1 miliardo di visitatori unici ogni settimana.

“Le nuove Google Maps dicono addio alla confusione, concentrandosi sulla vostra esperienza ed esplorazione individuale. Ad ogni clic o ricerca, la nostra tecnologia vi restituisce una mappa su misura che evidenzia le informazioni di cui avete bisogno”.

Per quanto riguarda invece ‘Hangouts’, la nuova versione sostituirà Google Talk (GChat), G+ Messenger e il servizio Hangout presente su Google+ e sarà ‘multipiattaforma’, ossia compatibile con Android, iOS e Pc.

Il nuovo Hangouts, quindi, è fondamentalmente un’app per la messaggistica istantanea come WhatsApp e Facebook Messenger e permetterà di archiviare tutte le conversazioni su cloud. Google tenta insomma di far breccia nell’instant messaging.

 

Sono stati infine diffusi i dati sulla diffusione del sistema operativo mobile Android: sono 900 milioni i dispositivi che lo utilizzano, dai 400 milioni di un anno fa e dai 100 milioni di due anni fa.

“L’era del computing sta entrando nella sua fase più eccitante: le persone usano sempre più cellulari, tablet e nuovi device e la diffusione della tecnologia ha il potenziale di avere un impatto positivo sulla vita delle persone in tutto il mondo”, ha sottolineato l’azienda, annunciando di volersi concentrare sul sistema operativo e su Chrome.

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