Unione Europea
Il bilancio sul mercato europeo dei servizi audiovisivi on-demand è quello presentato al Festival di Cannes dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo. Al momento, stando ai dati raccolti nel database MAVISE (accessibile gratuitamente da internet), risultano disponibili 3.087 servizi audiovisivi on-demand: catch-up TV, video legati ai siti dei quotidiani e diverse offerte VOD (interesse generale, cultura, film, fiction televisive, cartoni e vari programmi per bambini e adulti). I modelli economici sono tanti, alcuni servizi sono finanziati dalla pubblicità, altri sono in pay-per-view, su abbonamenti, servizi inclusi in pacchetti digitali più ampi, e quelli forniti dalle Tv pubbliche.
Nella Ue sono erogati 2.733 servizi di cui 447 dedicati al cinema in modalità VOD (18% dell’offerta totale), 44 sono per i trailer (senza considerare i siti promozionali dei distributori) e 10 propongono archivi cinematografici.
I Paesi che contano maggiori offerte VOD per il cinema sono Regno Unito (48), Francia (34) e Germania (33).
In Italia non vengono distribuiti servizi VOD di film per mercati esteri mentre se ne contano 9 per il mercato nazionale, oltre a quelli che offrono trailer (4) e solo 1 per gli archivi cinematografici.
Sono quattro, invece, gli Stati che, rispetto alla popolazione, dispongono di un numero relativamente elevato di questo tipo di servizi. Da tre di questi – Lussemburgo (86), Svezia (36) e Repubblica Ceca (31) – partono anche servizi destinati ad altri Paesi.
Lussemburgo ospita gli iTunes Store (Apple), distribuiti da iTunes S.à.r.l., che distribuiscono anche in Paesi extra europei, come l’Africa, il Medio-Oriente, e l’Asia (Giappone escluso). Netflix, con sede sempre nel Gran Ducato, propone servizi per il Regno Unito e i Paesi del Nord Europa e ha di recente annunciato il suo allargamento ad altri Stati della Ue.
Sempre in Lussemburgo troviamo le piattaforme Xbox Video di Microsoft Luxembourg S.à.r.l., accessibile in 15 Paesi, che non sono considerate di servizi VOD, ma di distribuzione di cataloghi, prevalentemente americani.
Dalla Svezia partono diverse offerte per i Paesi nordici (SF Anytime, Canal+ Digital, CDON, Headweb, Filmnet,…) e anche per la Spagna. La Repubblica Ceca ospita le versioni in diverse lingue di HBO OD destinate all’Europa centrale. I Paesi Bassi si caratterizzano per una molteplicità di piccoli servizi VOD online e per la presenza di alcune piattaforme via cavo o IPTV.
Dai dati raccolti nel database MAVISE, si rileva, o si suppone, la presenza di un significativo numero di servizi che partono dagli Stati Uniti. Alcuni dii questi, come Google Play Movies, YouTube Movies, MUBI o Eurochannel, fanno chiaramente riferimento ai providers USA.
Dei 53 nuovi canali tematici a pagamento lanciati qualche giorno fa da YouTube negli USA (Leggi Articolo Key4biz) – di cui 4 dedicati al cinema – 29 sono accessibili in Europa e pagabili in euro.
Risulta, invece, meno chiaro capire da quale Paese partono i servizi degli studios, disponibili in particolare su Xbox Video. In totale, la banca dati MAVISE a maggio indica la presenza di 207 servizi (123 per il cinema) forse stabiliti negli USA e che puntano chiaramente a uno o più mercati europei.
Dai dati raccolti si desume anche che sui 920 servizi VOD, il 45,3% (417) sono forniti da gruppi americani, sia direttamente dagli USA che attraverso divisioni europee.
L’Osservatorio europeo dell’audiovisivo stima che nella Ue il 52% dei servizi VOD disponibili in un Pase provengono da distributori collocati altrove.
Lo sviluppo della circolazione transfrontaliera di servizi audiovisivi on-demand, specie quelli del cinema, rende difficile l’adozione di misure di promozione delle opere europee o finanziamento delle produzioni nei Paesi con legislazioni più severe.
Le offerte sono sempre più multipiattaforma (internet, cavo, IPTV e a volte digitale terrestre) e i VOD di film sono maggiormente offerti sotto forma di app per tablet o smart tv.
I servizi VOD per abbonamento (SVOD) si sono moltiplicati in questi ultimi mesi: ne sono stati individuati 76. Questa formula, all’inizio riservata ad alcuni canali tematici (in particolare per i bambini), è crescita con il lancio di servizi pay per il cinema. Molti canali a pagamento di film offrono anche servizi di catch-up tv, inclusi nel pacchetto e sempre più accessibili sia da tablet che da smartphone.