Europa
BrainControl consente ai pazienti affetti da malattie neuro-muscolari di tipo degenerativo o che hanno subito danni cerebrali di origine ischemica o traumatica di comunicare e interagire mediante social network, email, sms; accendere o spegnere le luci, muovere la propria sedia a rotelle, aprire o chiudere porte e finestre.
C’è anche l’italiana BrainControl tra le PMI premiate dalla Commissione europea nell’ambito della seconda edizione della ‘EU SME eHealth Competition‘, organizzata da TICBioMed e dalla Commissione nell’ambito dell’eHealth Week 2013, in corso di svolgimento a Dublino. 212 le domande per il concorso. 15 i finalisti, tra cui anche l’altra italiana Winmedical.
L’azienda italiana è stata premiata – insieme all’olandese Sense Observation Systems, alla svizzera Biovotion, alla tedesca Medisana, alla finlandese Vivago e alla britannica Preventive Medicine – per il sistema ‘BrainControl’ che, grazie alla tecnologia “brain-computer interface” (BCI) interpreta la mappa elettrica corrispondente a determinate attività celebrali per controllare il computer.
Si tratta, in sostanza, di una tecnologia assistiva pensata per consentire ai pazienti affetti da malattie neuro-muscolari di tipo degenerativo o che hanno subito danni cerebrali di origine ischemica o traumatica – quindi persone affette da patologie come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), sclerosi multipla, distrofia muscolare – di comunicare e interagire mediante social network, email, sms; accendere o spegnere le luci, muovere la propria sedia a rotelle, aprire o chiudere porte e finestre.
“Voglio congratularmi con tutti i finalisti e in particolare con i vincitori. Le vostre idee dimostrano che gli strumenti di eHealth possono aiutare i pazienti a prendere il controllo della loro salute e supportare i medici e tutti coloro che operano nell’ambito dell’assistenza sanitaria”, ha affermato il Commissario Neelie Kroes.
L’eHealth Week è il principale evento europeo dedicato alla sanità elettronica in Europa e riunisce i rappresentanti dell’industria, del mondo accademico e delle istituzioni nazionali ed europee.
Nell’ambito dell’eHealth Week si è svolta a Dublino la Conferenza ministeriale di alto livello sull’eHealth organizzata congiuntamente dalla Presidenza irlandese del Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea, che ha approvato una dichiarazione presentata dalla Presidenza irlandese con lo scopo di dare priorità all’uso delle tecnologie ICT in ambito sanitario e di contribuire alla realizzazione di ‘ecosistemi sanitari’ migliori, più sicuri, sostenibili e innovativi per tutti i cittadini europei.
“Lo sviluppo di quelli che noi chiamiamo ‘ecosistemi eHealth’ è volto non solo a migliorare le cure sanitarie per i cittadini di tutti gli Stati membri, ma porterà anche benefici economici attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e di maggiori opportunità occupazionali. L’accordo su questa dichiarazione dimostra il nostro impegno collettivo per rendere gli ecosistemi eHealth una realtà nell’ambito del processo di riforma dei sistemi sanitari in tutta Europa”, ha affermato il ministro irlandese per la salute James Reilly.
Attraverso la creazione degli ecosistemi ‘eHealth’ si intende mettere insieme le risorse dei fornitori di assistenza sanitaria e sociale, dell’industria, degli istituti di ricerca, degli enti locali e degli utenti finali in tutta Europa per accelerare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative per risolvere i problemi legati all’assistenza sanitaria e sociale.
Questi ecosistemi, ha affermato ancora Kroes, “potrebbero essere la risposta per alleviare la tensione cui sono sottoposti i nostri sistemi di previdenza sociale. Se lavoriamo insieme e usiamo l’enorme potenziale offerto dalla tecnologia, potremo assicurare cure migliori per tutti”.
Obiettivi che potranno essere raggiunti agendo in tre direzioni: rafforzando il coordinamento delle politiche legate alla sanità elettronica (supportando, quindi la ricerca e sviluppo, sviluppando quadri normativi adeguati nell’ambito dei dispositivi medici, della sicurezza delle informazioni e dell’interoperabilità); promuovendo lo scambio di best practice all’interno degli ecosistemi e tra acquirenti e fornitori, università, cittadini, industria e in tutto il settore sanitario pubblico e privato); favorendo lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi per creare nuovi mercati, applicando una nuova serie di regole, valori e modelli.