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Banda larga: bandi da 15,7 mln di euro per azzerare il digital divide in Liguria, Marche e Lazio

Italia


15,7 milioni di euro per azzerare il digital divide nel Lazio, nelle Marche e in Liguria.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite Infratel Italia, ha avviato i bandi per l’individuazione e il finanziamento degli investimenti volti alla diffusione dei servizi a banda larga nei territori in digital divide, con particolare riferimento alla rete di accesso.

 

Il Programma degli interventi porterà il servizio di connettività a 240 mila cittadini sprovvisti dal servizio e sarà completato nelle prossime settimane coi bandi relativi alle altre regioni.

I bandi rientrano nel piano di interventi predisposti dal MiSE per portare la banda larga a 2,8 milioni di cittadini residenti nelle aree ancora sprovviste della connettività di base (almeno 2 mbps) entro il 2014.

 

Quanto agli stanziamenti, il Lazio disporrà di 5,7 milioni, Liguria e Marche di 5 milioni ciascuna.

 

L’importo complessivo destinato alla realizzazione della rete di accesso a 2 megabit è di 232 milioni. I bandi ‘a incentivo’ pubblicati oggi prevedono che i lavori siano finanziati per un importo di almeno il 30% da parte degli operatori e riguardano esclusivamente quelle aree del territorio in cui gli operatori prevedono di non intervenire con i propri piani commerciali, in quanto ritenute scarsamente remunerative.

 

Le domande devono essere presentate on line entro il 19 luglio 2013.

Per partecipare alla procedura di selezione, gli operatori economici interessati dovranno preventivamente registrarsi sul portale https://www.invitaliafornitori.it/infratel attraverso il quale si accede alla Piattaforma Telematica.    

 

A marzo, era stato pubblicato il V bando di gara da 122 milioni di euro per l’abilitazione all’offerta dei servizi a banda larga, mediante la costruzione di circa 4000 km di rete in fibra ottica in oltre 500 aree comunali e sub comunali, in prevalenza in zone ad alta intensità rurale e distretti produttivi nelle Regioni: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. (a.t.)

 

 

 

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