5G: Samsung testa trasmissione dati a 1Gbps ma per il lancio commerciale ci vorrà il 2020

di Alessandra Talarico |

I test sono stati effettuati su una distanza limitata (2 km tra un dispositivo e l’altro) ma secondo Samsung si tratta di un passaggio fondamentale per lo sviluppo della tecnologia, che non entrerà nella fase commerciale prima del 2020.

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Antenne 4G

Il 4G comincia a muovere i primi passi in Europa – sono ancora solo 10 su 27 i Paesi che hanno lanciato i servizi o stanno per farlo – ma Samsung è già proiettato sulla prossima generazione, il 5G.

La società coreana ha reso noto di essere riuscita a effettuare un trasferimento dati a 1Gbps nella banda di frequenza 28GHz.

I test sono stati effettuati su una distanza limitata (2 km tra un dispositivo e l’altro) ma secondo Samsung si tratta di un passaggio fondamentale per lo sviluppo della tecnologia, che tuttavia non entrerà nella fase commerciale prima del 2020.

 

Già oggi, 1,2 miliardi di persone usano le connessioni mobili a banda larga e saranno oltre 5 miliardi da qui ai prossimi 5 anni.

 

Il termine 5G ha diversi significati a seconda del paese o dell’organizzazione che lo utilizza, ma nella sua accezione più generale può essere inteso come la prossima generazione di servizi internet mobile ultraveloci e ultra affidabili, per la fruizione di servizi molto voraci di banda come i video ad alta definizione o lo sviluppo di tecnologie nuove in ambito broadcasting e gaming.

Per dare un’idea della portata del 5G, basti pensare che i dati potranno essere trasferiti a una velocità di circa cento volte quella garantita dall’LTE.

Ci vorrà un secondo, ad esempio, per trasmettere un film in alta definizione o un gioco in 3D.

 

La Ue, che vuole tornare a essere pioniera nello sviluppo delle tecnologie mobili, ha messo sul piatto 50 milioni di euro, destinati alla ricerca nel campo della nuova generazione di tecnologie mobili.

“Ci metteremo tutti i soldi che servono”, ha promesso il Commissario Neelie Kroes.

 

In totale, nel periodo 2007-2013, la Ue avrà destinato più di 700 milioni di euro alla ricerca sulle reti del futuro, di cui la metà per le tecnologie mobili e il 4G.

 

Il Regno Unito, per non farsi trovare impreparato, ha già lanciato una consultazione relativa alla liberazione delle frequenze per i servizi internet 5G.

 

Una decisione, presa con largo anticipo che riflette anche il timore di una carenza di capacità di banda, conseguenza del crescente utilizzo dei dispositivi mobili come smartphone e tablet.

Si calcola infatti che entro il 2020, il traffico mobile mondiale aumenterà di 33 volte rispetto ai livelli del 2010, trainato dalla crescente diffusione dei dispositivi per l’accesso mobile a internet come smartphone tablet e dai sistemi machine-to-machine (M2M), che richiederanno tecnologie di trasporto dati più efficienti e diffuse capillarmente.

 

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