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#Spineto, #Letta: ‘Sburocratizzazione e investimenti significativi nella cultura’

Italia


Terminati i lavori del raduno informale del governo, voluto dal premier Enrico Letta, nell’abbazia di Spineto a Sarteano, che si affaccia sulla Val d’Orcia. Stamani il premier con un tweet informava: “Spineto, ore 8.00, si ricominciano i lavori. Oggi almeno non diluvia“.

Obiettivo di questo incontro, iniziato ieri pomeriggio con partenza in pullman dei ministri, “fare spogliatoio” tra i componenti dell’esecutivo e cercare di mettere a punto i primi provvedimenti economici. Al termine del ‘conclave’, s’è tenuta una conferenza stampa per indicare gli impegni urgenti dei diversi ministeri.

Nel suo intervento, Letta ha detto chiaramente che la missione di questo governo è d’intervenire su casa, lavoro per i giovani, ed economia.

Indicando che ci saranno decreti legge e atti normativi per gli italiani che vogliono lavorare. Un pacchetto d’iniziative che preveda una serie di agevolazioni, sburocratizzazioni e incentivazioni per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia italiana.

 

Letta, senza fornire ulteriori particolari, ha annunciato “investimenti significativi” nella cultura, in direzione dei contenuti e della produzione.

 

Obiettivo di questo governo quello di avviare le riforme costituzionali, per i quali, secondo il premier servono “100 giorni per passare il punto di non ritorno“.  

Si tratta, ha spiegato, di “procedure complesse“, perché passano dalla modifica della Costituzione, ma ha garantito che ci sarà l’impegno d’arrivare al “risultato finale“.

 

Letta ha annunciato che il governo lavorerà perché il parlamento avvii il dibattito dal quale nascerà, entro massimo qualche settimana, la legge che istituirà la Convenzione, organo composto dai presidenti delle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, per le riforme costituzionali.

 

Il governo nominerà poi una Commissione d’esperti esterni per le riforme costituzionali che avrà “100 giorni di tempo per elaborare opzioni che consegnerà ai presidenti del Parlamento per fornire la base di lavoro per la Convenzione”.

 

Tra le riforme, oltre a quella per la riduzione del numero dei parlamentari, anche quella per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e, soprattutto, quella riguardante la legge elettorale: “…con questa legge elettorale non si può andare a votare”, ha detto senza termini Letta.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato che “si vuole mettere il Paese in sicurezza“, perché se si dovesse tornare a votare con questa legge si determinerebbe un “danno politico” che questo governo intende “assolutamente evitare“.

 

Soddisfazione, infine, del premier per questo raduno a Spineto, definito “un esercizio positivo”.

Un incontro che s’è svolto all’insegna della “franchezza, lealtà reciproca e con grande concretezza”.

Bisogna, ha concluso Letta, “…lavorare sulle politiche per dare risposte agli italiani. Se ci fermiamo allo scontro politico, ci blocchiamo al primo metro”.

 

Il vicepremier Angelino Alfano ha ribadito “…siamo qui per il bene dell’Italia … la bussola è esclusivamente questa”.

Alfano ha indicato che i temi urgenti sono “…aiutare giovani che non hanno lavoro, imprenditori che vogliono assumere e coloro che rischiano di perdere posto lavoro“.

Occorre una missione strategica, ha detto ancora Alfano, per “portare l’Italia fuori dalla crisi”.  

 

Resta da sapere se c’è un motivo, oltre quello ufficiale, perché il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha lasciato l’abbazia anzitempo.

“…Parto per Bruxelles” (nella capitale belga si terrà l’Eurogruppo, ndr) ha detto ai giornalisti che attendevano fuori, senza ulteriori precisazioni.

Stamani ha lasciato anticipatamente l’abbazia anche il ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo.

 

Ieri, in apertura, il premier aveva comunicato quanto concordato con Alfano durante il viaggio da Roma: da qui alle elezioni amministrative i componenti del governo non parteciperanno a manifestazioni elettorali o dibattiti televisivi che non siano incentrati sui lavori del governo o sulle competenze dei rispettivi dicasteri.

 

Nessun dettaglio sugli impegni che il neo Ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha preso col governo in questa due giorni a Spineto.

Tutti attendevano qualche annuncio sui lavori dell’Agenda digitale avviata dall’ex Ministro Corrado Passera, specie dopo i rilievi della Corte dei Conti allo Statuto per l’Agenzia dell’Italia digitale (Leggi Articolo Key4biz).

 

Il primo marzo 2012 è stata istituita l’Agenda Digitale Italiana. Le misure per la sua concreta applicazione sono contenute nel cosiddetto Decreto Crescita 2.0, convertito in legge lo scorso dicembre (Leggi Articolo Key4biz). L’80% delle norme sono leggi auto-attuative, ma il restante 20% ha bisogno di un decreto per essere applicato.

Da qui i timori delle aziende che operano sul mercato dell’economia digitale. Al momento, per esempio, mancano ancora i provvedimenti attuativi che riguardano l’ecosistema delle startup.

 

Zanonato ha ribadito: “Dell’Agenda digitale mi occuperò personalmente. Ma ciò su cui il Ministro dovrebbe intervenire è soprattutto la burocrazia, che gli operatori di settore ritengono ancora troppo macchinosa e farraginosa.

Se non si procede immediatamente a snellire gli iter e a svecchiare uffici e vecchi burocratici, l’Italia non potrà andare molto lontano. 

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