Unione Europea
Quello dell’Europa come un unico grande paese in cui viaggiare, vivere, lavorare senza ostacoli indipendentemente dalla nazionalità, sembra ancora un sogno lontano dal realizzarsi: troppi ostacoli, troppa burocrazia, ancora, insomma, troppe frontiere. Ecco perchè la Commissione ha proposto oggi 12 azioni concrete volte ad eliminare gli ostacoli che ancora impediscono ai cittadini europei di fare pieno uso dei loro diritti, che si tratti di fare acquisti, viaggiare o trovare un lavoro in un altro paese.
Le azioni sono contenute nel Citizenship Report 2013, un piano d’azione volto a stimolare l’economia e favorire l’occupazione e che, nell’anno europeo dei cittadini, mira proprio a rafforzare la partecipazione alla vita democratica dell’Unione.
“La cittadinanza è un tassello fondamentale per l’integrazione europea e rappresenta per l’Unione politica quello che l’euro rappresenta per l’unione economica e monetaria”, ha affermato il Commissario Ue alla giustizia, Viviane Reding.
“Anche se si è evoluta rispetto a quando venne introdotta nel Trattati, nel 1993, la cittadinanza non è ancora matura: le persone affrontano ancora molti ostacoli nell’esercizio dei loro diritti. Riceviamo dai cittadini un milione di richieste ogni anno su questioni legate ai diritti ed è per questo che abbiamo deciso di metterci in azione per rafforzarli”, ha aggiunto (Vai al discorso completo).
Le 12 azioni, suddivise in sei aree, comprendono: l’eliminazione delle barriere per i lavoratori e gli studenti per incoraggiare la mobilità e incrementare il ricorso ai tirocini pagati fuori dal proprio paese; la riduzione della burocrazia per facilitare, tra le altre cose, l’accettazione dei documenti d’identità o di residenza quando si viaggia o si deve provare la propria identità; la protezione dei più deboli, con la creazione di una ‘carta d’invalidità‘ valevole in tutta l’Unione che permetta agli 80 milioni di disabili europei di usufruire in qualsiasi paese dei vantaggi di cui godono nel loro paese (accesso ai trasporti, alle offerte turistiche e culturali); eliminazione delle barriere agli acquisti via internet, con il miglioramento delle regole per risolvere le controversie transfrontaliere di modesta entità e aiutare i consumatori a recuperare i soldi dell’acquisto rapidamente e con la predisposizione di strumenti che rendano gli acquisti online più trasparenti; promozione della disponibilità e dell’accessibilità dei dati pubblici, rendendo gli strumenti di formazione online disponibili alle amministrazioni locali e fornendo ai cittadini informazioni chiare su chi rivolgersi per risolvere i loro problemi; rafforzamento della partecipazione dei cittadini ai processi democratici, predisponendo modalità per permettere ai cittadini di votare anche se non si trovano nel loro paese ed evitando così ai cittadini di essere privati del loro diritto do voto solo per aver esercitato il diritto alla libera circolazione.
Il Citizenship Report 2013 arriva in concomitanza con l’ultimo rapporto sull’applicazione della Carta europea dei diritti fondamentali – che include anche il diritto alla libera circolazione, i diritti politici o la protezione consolare, la lotta contro la discriminazione sulla base della nazionalità e la protezione dei dati personali – ed è accompagnato da un rapporto sui progressi realizzati verso il raggiungimento di una cittadinanza effettiva.
Per maggiori informazioni:
European Commission – EU Citizenship
2013 Anno europeo dei cittadini