Il prezzo è giusto: gli azionisti di MetroPCS approvano la fusione con T-Mobile

di Alessandra Talarico |

La fusione unirà il quarto e il quinto operatore mobile del mercato Usa. Deutsche Telekom controllerà il 74% della newco mentre gli azionisti di MetroPCS otterranno il restante 26% e 1,5 miliardi di dollari in contanti.

Stati Uniti


René Obermann

Gli azionisti di MetroPCS hanno approvato l’accordo per la fusione con T-Mobile, divisione Usa di Deutsche Telekom.

L’offerta che ha trovato infine il consenso degli investitori è quella presentata da Deutsche Telekom il 10 aprile dopo un forte pressing.

Per sciogliere le riserve degli investitori, che temevano che la nuova società nata dalla fusione sarebbe stata gravata da un debito troppo pesante, il gruppo tedesco ha accettato di ridurre da 15 a 11,2 miliardi di dollari l’importo del debito in capo alla newco e di abbassare di mezzo punto il tasso di interesse.

 

La fusione unirà il quarto e il quinto operatore mobile del mercato Usa. Deutsche Telekom controllerà il 74% della newco mentre gli azionisti di MetroPCS otterranno il restante 26% e 1,5 miliardi di dollari in contanti.

T-Mobile aggiungerà così 9,5 milioni di clienti alla sua base e lo spettro necessario per estendere la portata dei suoi servizi dati e competere con Verizon Wireless e AT&T.

 

La nuova società verrà quotata in Borsa e Deutsche Telekom si è impegnata a non vendere le sue azioni sul mercato per almeno 18 mesi.

 

L’accordo segna un nuovo passaggio verso il consolidamento del mercato mobile Usa. Le prossime aziende che potrebbero unirsi sono Dish Network e Sprint. La Pay Tv ha avanzato un’offerta da 25,5 miliardi di dollari per il terzo operatore mobile, battendo il prezzo proposto dai giapponesi di Softbank a ottobre.

 

L’approvazione dell’accordo da parte degli azionisti segna la fine di lunghe trattative portate avanti dal Ceo di Deutsche Telekom Rene Obermann – prossimo a lasciare la guida – e permetterà al gruppo tedesco di uscire dagli Usa entro un tempo ragionevole. Due anni fa, le autorità Usa avevano bloccato la vendita di T-Mobile ad AT&T per 39 miliardi di dollari.

 

 

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