Festival Internazionale del Giornalismo. Il 26 aprile panel su ‘La prima guerra mondiale di internet’

di Raffaella Natale |

Previsto serrato confronto sul dopo-Dubai. Francesco Pizzetti (Alleanza per Internet): ‘C’è stato un atteggiamento pregiudizialmente negativo verso il Trattato proposto, perché il contenuto è positivo per la tutela della libertà in internet’.

Italia


La prima guerra mondiale di internet

Da oggi fino al 28 aprile Perugia ospiterà il Festival Internazionale del Giornalismo. Attesi per questa settima edizione oltre 500 giornalisti ed esperti di comunicazione provenienti da ogni parte del mondo.

Il Programma è ricco di appuntamenti, almeno 200 gli eventi in agenda tra Tavole rotonde, workshop, presentazione di libri e premiazioni.

Diversi i temi su cui si confronteranno i partecipanti davanti alla rapida trasformazione che sta vivendo il mercato dell’editoria e il giornalismo con l’avanzata del digitale.

Dalle nuove strategie editoriali per fronteggiare la crisi al il futuro del ‘giornalismo di carta’, senza tralasciare lo sviluppo di nuovi modelli e alcuni casi emblematici come quello della Russia e della Siria.

 

Venerdì 26 aprile alle ore 11.30 (Hotel Brufani – Sala Raffaello) si terrà una sessione dedicata a ‘La prima guerra mondiale di internet‘, appuntamento molto atteso al quale parteciperà Francesco Pizzetti, professore dell’Università di Torino, ex Garante della privacy, e da qualche mese presidente di Alleanza per Internet (associazione nata per sostenere l’affermazione di internet e lo sviluppo dell’economia digitale nel nostro Paese, ndr).

Presenti al panel Andrea Aparo, Senior Advisor to the CEO, Ansaldo Energia; Gianluca Comin, direttore relazioni esterne ENEL; Mauro Fazio, Ministero dello Sviluppo Economico; Massimo Mantellini, giornalista esperto di web e nuove tecnologie; Fabio Mini, generale di corpo d’armata, esperto di strategia. Introdurrà i lavori Lucio Caracciolo, direttore Limes, e modererà Emilio Carelli, Sky TG24.

 

Il confronto verterà su una nuova agenda globale per Internet dopo il WCIT-12, Conferenza internazionale sulle telecomunicazioni tenutasi lo scorso dicembre a Dubai che ha segnato un momento di riflessione molto importante sui molteplici e complessi temi che riguardano il futuro delle telecomunicazioni e della rete.

 

Un tema importante ed essenziale per internet che tocca questioni fondamentali.

Vorrei – ha dichiarato Pizzetti a Key4biz – che dal dibattito emergesse con chiarezza che è stato un errore, che c’è stato un atteggiamento pregiudizialmente negativo nei confronti dell’incontro di Dubai e del Trattato che è stato proposto, perché il contenuto è estremamente positivo per la tutela della libertà in internet”.

 

“E’ un Trattato – ha spiegato Pizzetti – che impone obblighi e limiti. Tutto è orientato a spingere gli Stati a prestare attenzione allo sviluppo del sistema delle telecomunicazioni e al superamento del digital divide a livello mondiale e a limitare la possibilità degli stessi Stati di interferire con l’uso della rete e il libero accesso a internet da parte dei cittadini”.

 

“Il fatto – ha poi indicato Pizzetti a Key4biz – che nel corso dell’incontro di Dubai sia stato sollevato anche il tema del rapporto tra telco e over-the-top e della remunerazione reciproca dell’uso della rete oggi ha purtroppo polarizzato l’attenzione su questo problema, che è reale ma che rispetto ai grandi temi contenuti nel Trattato di Dubai non è centrale”.

“Credo, quindi, che dobbiamo recuperare un diverso atteggiamento rispetto a questo Trattato, per vederne gli aspetti estremamente positivi sia per gli obblighi che vengono posti agli Stati sia per i limiti che si stabiliscono”.

 

“Il dibattito tra OTT e telco – ha concluso Pizzetti – può e deve continuare senza essere un ostacolo alla sottoscrizione del Trattato di Dubai che a mio giudizio costituisce un sicuro avanzamento a livello internazionale delle regole di governance condivise della rete e dello sviluppo del sistema di telecomunicazioni”.

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