Diritto d’autore, l’Agcom mette mano al Regolamento. Il 24 maggio a Roma confronto con gli stakeholder

di Raffaella Natale |

Il Commissario Preto smentisce alcune uscite sulla stampa che annunciavano la presentazione del Regolamento: ‘La riflessione è appena iniziata e proseguirà nelle prossime settimane’.

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Antonio Preto

“L’Agcom non ha ancora preso alcuna decisione per regolamentare il diritto d’autore online né ha esaminato alcun provvedimento in materia“. A precisarlo è il Commissario Antonio Preto in merito ad alcune interpretazioni apparse sulla stampa e rilanciate in rete che annunciavano la presentazione del Regolamento il prossimo 24 maggio.

 “La nostra riflessione sull’argomento – ha spiegato Preto – è appena iniziata e proseguirà nelle prossime settimane anche attraverso iniziative pubbliche che mirano a raccogliere opinioni, spunti e suggerimenti per affrontare un tema la cui complessità e delicatezza è sotto gli occhi di tutti“.

“E’ in quest’ottica – ha aggiunto Preto – che abbiamo organizzato per il prossimo 24 maggio a Roma un workshop che vedrà la partecipazione di esperti italiani e internazionali, chiamati a discutere di questo tema e a fornire materiale utile a definire le linee di un possibile intervento in un confronto libero e trasparente”.  

 

Un documento atteso da tanto, da quando l’Autorità allora guidata da Corrado Calabrò fece un passo indietro a ridosso della scadenza del proprio mandato, passando la ‘patata bollente’ ai nuovi commissari. “Faciant meliora sequentes!“, disse in quell’occasione Calabrò, scatenando la protesta e lo sgomento di tutta l’industria che da anni attende norme per contrastare l’ormai diffuso fenomeno della pirateria digitale.

 

Una buona notizia per il presidente FIMI, Enzo Mazza, che a Key4biz ha dichiarato: “Ci auguriamo che i tempi siano brevi perché ancora ieri, il Governo americano ha ricordato, a Milano, al convegno di Amcham, come sia necessaria l’adozione urgente del regolamento“.

Ricordiamo, infatti, che gli USA hanno messo l’Italia nella Watch List, denunciando che ad oggi “manca un quadro regolamentare atto a risolvere il problema e anche una chiara volontà ad affrontarlo”.

 

“L’Italia – ha commentato Mazza a Key4biz – anche a Washington, a febbraio, si è impegnata a far adottare entro l’estate il provvedimento per uscire dalla lista nera della sezione 301″.

Per il presidente di FIMI, “E’ importante che il provvedimento di Agcom preveda i blocchi, così come sta facendo l’Antitrust sui siti di contraffazione online. I blocchi ordinati dalla magistratura in Italia stanno funzionando, con cali del 65% sui collegamenti”.

(Come si evince bene da questo grafico di Nielsen Comscore).

 

L’industria creativa, solo per limitarci all’Italia, soffre una contrazione in termini di posti di lavori, pari a oltre 22 mila unità, con una perdita stimata di 1,4 miliardi di euro.

I numeri parlano chiaro: solo sul fronte dell’audiovisivo l’allarme arriva dai dati di una ricerca IPSOS, secondo cui l’incidenza della pirateria in Italia è del 37% con danni all’intero comparto audiovisivo stimati intorno ai 500 milioni di euro l’anno.

 

Tra le maggiori novità che il Regolamento Agcom dovrebbe contenere, sicuramente l’abbreviazione dell’iter d’intervento sui siti colpevoli d’offrire servizi illegali, come si auspica il commissario Preto, parlando di “squadra di pronto intervento” che permetterà d’intervenire tempestivamente sulle piattaforme colpevoli e chiudere l’intero procedimento in una trentina di giorni.

Il Regolamento prevedrebbe poi solo il disattivamento del link che porta all’opera trafugata e non dell’intero sito.

Altro aspetto importante, l’intervento sui brand che fanno pubblicità sui siti pirata (Leggi Articolo Key4biz) e sulle piattaforme che gestiscono i servizi di pagamento online per l’acquisto di contenuti illegali.

 

Certamente merita un’attenta riflessione anche la disputa che oppone editori a Google per l’indicizzazione delle notizie senza alcun pagamento dei diritti d’autore. Una situazione che in Francia e Belgio ha già trovato una soluzione (Leggi Articolo Key4biz).

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