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Apple: rispediti alla Foxconn 8 mln di iPhone difettosi, mentre cresce l’attesa per la trimestrale e le sorti di Tim Cook

Stati Uniti


Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla presentazione dei risultati trimestrali – la conference call si terrà alle 23:00 ora italiana – Apple rimanda al mittente, cioè alla Foxconn, 8 milioni di iPhone difettosi.

Il ‘reso’, in realtà, è avvenuto un mese fa ma la notizia è trapelata solo in queste ore sui media cinesi.

I giornali China Business e China Times non forniscono molti dettagli sui modelli ritenuti a tal punto inadeguati dal punto di vista qualitativo da essere rispediti alla fabbrica, né specificano quali siano i problemi riscontrati.

 

Secondo alcune stime, le perdite per la Foxconn potrebbero attestarsi a circa 259 milioni di dollari, ossia 32 dollari per ogni smartphone tornato indietro.

 

Già in passato, il presidente di Foxconn, Terry Gou, aveva ammesso le difficoltà a produrre l’iPhone, definendolo “il dispositivo più complicato mai prodotto” dall’azienda taiwanese, che pure è uno dei maggiori contractor dell’industria elettronica mondiale e produce e assembla i dispositivi dei principali vendor occidentali, finito nell’occhio del ciclone per via dei numerosi casi di suicidio tra i dipendenti per via delle pessime condizioni di lavoro (Leggi articolo Key4biz).

 

Cresce intanto l’attesa per i risultati trimestrali della società californiana, dopo che ieri Forbes ha reso noto che a fare le spese dell’attuale crisi potrebbe essere proprio il Ceo Tim Cook. Secondo gli analisti, Apple dovrebbe registrare un calo degli utili del 18% a 9,54 miliardi di euro. Una cifra più che ragguardevole, ma sarebbe la prima volta in 10 anni che Apple chiuderebbe con un calo dei profitti (Leggi articolo Key4biz). Proprio per questo, la società sarebbe già alla ricerca di un sostituto, a meno che Cook non riuscirà a stupire gli azionisti con un nuovo mirabolante prodotto degno del miglior Steve Jobs, o con profitti ‘astronomici’.

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